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Inaugurato il nuovo Ufficio Postale mobile in Piazza San Pietro alla presenza del Cardinale Fernando Vérgez Alzaga e del Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco

Per collegare il mondo intero

A pochi giorni dall’apertura della Porta Santa, è stato inaugurato il nuovo Ufficio Postale mobile in Piazza San Pietro.

La cerimonia, con la consegna simbolica della chiave e con la firma dell’Atto di donazione, si è svolta, giovedì mattina, 19 dicembre.

A tagliare il nastro sono stati il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e il Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco. Gli stessi che hanno firmato l’Atto di donazione. Poste Italiane ha commissionato il progetto a Amdl Circle e all’architetto Michele De Lucchi, donando il nuovo Ufficio al Governatorato.

Dopo l’apertura ufficiale, il Cardinale ha recitato la preghiera di benedizione, e ha asperso i locali con l’acqua santa. Quindi, un crocifisso è stato affisso alla parete sinistra della struttura.

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, Sr. Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato, e l’avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, Vice-Segretario Generale, l’ingegner Salvatore Farina, Direttore della Direzione delle Infrastrutture e Servizi, l’Ingegner Antonino Intersimone, Direttore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, l’ingegner Luigi Salimbeni, Vice-Direttore della stessa Direzione, don Felice Bruno, F.D.P., Capo Ufficio del Servizio Poste e Filatelia, e don Franco Fontana, cappellano della Direzione dei Servizi di Sicurezza e di Protezione Civile e della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali.

Il nuovo Ufficio Postale, già aperto al pubblico, è a disposizione dei fedeli, pellegrini e visitatori per acquistare francobolli, spedire corrispondenza e usufruire di altri servizi. Infatti, oltre ai tradizionali servizi postali, ha al suo interno, uno spazio dedicato alla filatelia, con prodotti esclusivi.

Completamente priva di barriere architettoniche, la struttura è accessibile a tutti. Ha la forma di un poligono, a 16 lati, con pareti in vetro e offre al pubblico una comoda area centrale per l’attesa. Tre le postazioni di lavoro.

La nuova struttura, prefabbricata e costruita appositamente per essere smontabile in tempi rapidi, è appoggiata sulla piazza esattamente nella posizione in cui stazionava il precedente Ufficio mobile, ereditandone la lunghezza come diametro della pianta circolare della nuova struttura.

I moduli del pavimento, la struttura portante e il mobilio sono realizzati interamente in legno, nella logica della minimizzazione dell’impatto ambientale in tutte le sue fasi: nella fabbricazione iniziale, nel ciclo di vita (montaggio, smontaggio, rimontaggio) e nello smaltimento finale.


 

Pubblichiamo il discorso, non pronunciato, ma preparato per l’occasione dal Cardinale Presidente:

 

Saluto cordialmente Sr. Raffaella Petrini, e l'avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, rispettivamente Segretario Generale e Vice-Segretario Generale del Governatorato,

il Dott. Giuseppe Lasco, Direttore Generale di Poste Italiane, e con lui la Delegazione che l'accompagna,

l'ingegner Antonino Intersimone e l’Ingegner Luigi Salimbeni, Direttore e Vicedirettore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici,

l'ingegner Salvatore Farina, Direttore della Direzione delle Infrastrutture e Servizi,

don Felice Bruno, Capo Ufficio del Servizio Poste e Filatelia,

 

È sempre piacevole procedere ad un'inaugurazione, occasione festosa dove, dopo un tempo di lavori, arriva il momento di vedere i risultati.

La donazione di questo nuovo Ufficio Postale, da parte di Poste Italiane, testimonia la volontà di contribuire a offrire un servizio ai milioni di pellegrini, che transiteranno in Piazza San Pietro. Ancora più importante è inaugurare questo punto delle Poste Vaticane a pochi giorni dall'apertura della Porta Santa, che sancirà l'inizio ufficiale del Giubileo.

È evidente, quindi, l'impegno comune di Poste Italiane e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, per garantire un servizio di prossimità, non solo ai pellegrini, ma anche a tutti i visitatori che giungeranno nella Basilica di San Pietro negli anni a venire.

Lungi dall'essere aneddotico, il ruolo delle Poste Vaticane all'interno dello Stato è importante. Le Poste Vaticane, e le Poste d’Italia, con i suoi più di 160 anni di storia, lo insegnano, rimangono incaricate di una missione di servizio pubblico, assicurando un legame tra le persone, e questo su tutto il territorio.

Pertanto, chi entrerà in questo nuovo Ufficio Postale avrà la possibilità di collegarsi con il mondo intero, attraverso l'invio di corrispondenza, che unisce i popoli tra loro più lontani.

Questo Ufficio Postale è anche un luogo strategico, che facilita la vita delle persone e offre un servizio pubblico locale, allo stesso titolo di altri servizi per la comunità.

Vorrei ricordare che anche il precedente ufficio mobile allestito dalle Poste Vaticane e posizionato, nello stesso emiciclo di Piazza San Pietro, in funzione dal 20 dicembre 2011, era nato dalla collaborazione con Poste Italiane. Infatti, il mezzo impiegato era stato ceduto da Poste Italiane e riadattato per le esigenze vaticane.

L'iniziativa, ora come allora, scaturisce dalla necessità di offrire uno sportello di prossimità per fedeli e turisti, rendendo i servizi più visibili. La donazione di questi locali dimostra un'altra volontà, quella di migliorare l'offerta postale per andare incontro alle esigenze degli utenti.

Questo è sempre stato il motivo, che ha ispirato i fondatori dello Stato a dotarsi di servizi pubblici fondamentali, come quello postale.

Vorrei sottolineare come il Servizio postale sia sempre stato essenziale per il Vaticano, vista la missione universale del Successore di Pietro, per cui, fin dalla fondazione dello Stato, l'11 febbraio 1929, vennero compiuti tutti i passi per attivarlo. In effetti, il 1° giugno 1929, lo Stato aderì all'Unione Postale Universale e, il 30 luglio 1929, vennero attivati i servizi postali. Anche allora, grazie al supporto dello Stato italiano e, in particolare, delle Poste Italiane.

Per questo, sono grato e rinnovo il mio incoraggiamento per una sempre più stretta e proficua collaborazione tra le due amministrazioni postali e colgo l'occasione per rendere omaggio al lavoro e all'impegno di quanti in questi decenni hanno prestato servizio nelle Poste Vaticane.

 Grazie e, a tutti voi e alle vostre famiglie, il mio augurio di un Buono e Santo Natale.

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