La partecipazione della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici al convegno su “AI & Faith Dialogues” al Pontificio Collegio Filippino di Roma
Per un confronto tra etica, fede e innovazione tecnologica
Come possiamo rendere l’Intelligenza Artificiale degna del suo costo? È questa la domanda che guida “AI & Faith Dialogues”, un’iniziativa che nasce dal desiderio di aprire uno spazio di confronto tra etica, fede e innovazione tecnologica. Un momento di riflessione collettiva che prende le mosse dalla Dottrina Sociale della Chiesa per interrogarsi su come l’AI possa – o debba – mettersi al servizio della dignità umana.
Al convegno, che si svolge lunedì 8 settembre, al Pontificio Collegio Filippino di Roma, vi partecipa Davide Giordano, della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e membro della Commissione per l’Intelligenza Artificiale. L’incontro si propone come un crocevia di voci, esperienze e prospettive: teologi, accademici, scienziati, esperti di tecnologia e rappresentanti di comunità religiose si riuniranno per esplorare le implicazioni spirituali, sociali e morali dell’uso crescente dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana.
Accanto a loro, anche giovani ricercatori e professionisti guideranno workshop tematici su questioni cruciali come i bias nei modelli linguistici, le distorsioni di comportamento (come la sycophancy bias) e la responsabilità nello sviluppo dell’AI.
La giornata si articolerà in una serie di interventi, panel e laboratori interattivi, con l’obiettivo di stimolare un confronto profondo e partecipato. I temi principali toccheranno: l’impatto dell’AI sulle relazioni umane e sulla vita comunitaria, i rischi legati ai pregiudizi algoritmici e alle disuguaglianze digitali, le potenzialità dell’AI a supporto dell’evangelizzazione e della formazione, la responsabilità morale di chi progetta e applica sistemi intelligenti.
In un’epoca in cui la tecnologia evolve più velocemente della nostra capacità di comprenderne gli effetti, “AI & Faith Dialogues” si propone come spazio di ascolto, confronto e orientamento.