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L'Intelligenza Artificiale continui a svilupparsi per ridurre le disuguaglianze e le ingiustizie

A Ginevra l’intervento di Suor Raffaella Petrini a capo della Delegazione della Santa Sede al Forum dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ITU WSIS+20 2024

È urgente definire un quadro di governance per l'Intelligenza Artificiale, elaborato da esperti di diverse aree e settori, che ne valuti i possibili sviluppi, i potenziali benefici e i rischi. Così, Suor Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e capo della Delegazione della Santa Sede, durante il suo intervento alla tavola rotonda ministeriale del Forum dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) WSIS+20 2024 sul tema: “Le linee d'azione del Summit mondiale sulla società dell’informazione (WSIS) e il processo di revisione del WSIS+20”. L’evento di alto livello, si è svolto, martedì 28 maggio, a Ginevra, in Svizzera.

Il Segretario Generale - accompagnato dall’ingegner Antonino Intersimone, direttore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato - ha sottolineato che i nuovi strumenti digitali stanno cambiando profondamente molti ambiti dell’esistenza. Tuttavia, ha fatto notare, occorre sempre tenere presente che questi risultati impressionanti sono prodotti dell'intelligenza umana e del suo potenziale creativo. In effetti, ha poi aggiunto, i notevoli progressi nelle nuove tecnologie dell'informazione, specialmente nel dominio digitale, possono offrire opportunità per il miglioramento dell'esistenza umana, nella misura in cui perseguono il bene comune, promuovono la giustizia e l'armonia tra i popoli e approfondiscono i legami di fraternità e solidarietà nella società moderna. In questo contesto, Suor Petrini ha evidenziato che tra tutte le innovazioni tecnologiche, la più rilevante è certamente l'Intelligenza Artificiale.

Ha poi ricordato quanto sottolineava Papa Francesco nel Messaggio per la 57ª Giornata Mondiale della pace: “L’Intelligenza Artificiale dovrebbe essere al servizio del migliore potenziale umano e delle nostre più alte aspirazioni, non in competizione con essi”. 

Pertanto, Suor Petrini ha spiegato che la Delegazione della Santa Sede ha accolto con favore l'impegno dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) a promuovere il dialogo interdisciplinare e a garantire che le considerazioni etiche plasmino le direzioni prese dalle nuove tecnologie in ogni fase dello sviluppo. Questi sforzi condivisi, ha fatto notare il Segretario Generale, sono necessari per garantire che l'Intelligenza Artificiale continui a svilupparsi come mezzo per ridurre le disuguaglianze e le ingiustizie, creando opportunità per promuovere la solidarietà e la cooperazione per le generazioni presenti e future, e per dare forma a una società dell'informazione resiliente e sostenibile.

Il Forum, che si è svolto a Ginevra, dal 27 al 31 maggio, è organizzato con cadenza annuale e vede riunite varie realtà, tra le quali, rappresentanti di governi, esponenti di società civili e dei settori privati, ma anche di università, organizzazioni internazionali e comunità tecniche. Lo scopo di questi appuntamenti annuali è creare una rete di contatti, per collaborare e condividere idee sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso il quadro delle Linee d'azione del Summit mondiale sulla Società dell’informazione (WSIS). È ospitato ogni anno dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni in collaborazione con diverse realtà delle Nazioni Unite, come l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD) e la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD).

L’evento di quest’anno è servito da piattaforma per il dialogo tra le parti interessate e per fare il punto sui risultati ottenuti e sulle tendenze, le sfide e le opportunità principali dal Piano d'azione di Ginevra del 2003. Ha segnato una tappa significativa di vent'anni di progressi compiuti nell'attuazione dei risultati del Summit mondiale sulla Società dell'informazione, che si è tenuto in due fasi: Ginevra nel 2003 e Tunisi nel 2005.

L'Unione internazionale delle telecomunicazioni, in inglese con acronimo ITU (International Telecommunication Union), è un'organizzazione che si occupa di definire gli standard nelle telecomunicazioni e di coordinare l’uso internazionale dello spettro delle onde radioelettriche e le orbite satellitari. Ne fanno parte 193 Paesi membri, tra i quali, lo Stato della Città del Vaticano e un migliaio di membri tra società pubbliche e private istituzioni accademiche ed enti di telecomunicazione internazionali.

 

Di seguito il testo in inglese dell’intervento di Suor Raffaella Petrini:

Madam / Mr. Chair,

My Delegation is pleased to take part in this Ministerial Roundtable on “The WSIS Action Lines and the WSIS+20 review process” and thanks ITU, UNESCO, UNDP and UNCTAD for having co-organized this event.

While the new digital tools are changing profoundly many fields of life, including communications, public administration, education, consumption, and personal interactions, it should always be kept in mind that such impressive achievements are products of human intelligence and its creative potential.

Remarkable advances in new information technologies, especially in the digital domain, can offer opportunities for the improvement of human existence, insofar as they pursue the common good, promote justice and harmony among peoples and deepen the bonds of fraternity and solidarity in modern society.

Among all technological innovations, the most relevant is certainly Artificial Intelligence. However, in light of its promises and risks, a framework of governance for Artificial Intelligence – drawn by experts in different areas and sectors, and evaluating its possible developments, potential benefits and risks – is urgently needed.

To this end, my Delegation recommends that three aspects be considered with particular attention:

the positive impact of Artificial Intelligence depends not only on its technical design, but especially on the ultimate goals and interests of its owners, users and developers, as well as on the concrete situations in which it is employed. A positive outcome will depend on the human commitment to acting responsibly and to respect transparency, security, equity, privacy, due process, democratic principles and freedom of thought and speech.

the personal commitment of those who design algorithms and digital technologies to act responsibly must be supported by the commitment of the international Community. In this regard, I would like to recall the Holy See’s proposal for the creation of an International Agency on Artificial Intelligence to develop a normative and operational framework regarding the peaceful use of Artificial Intelligence.[1]

the rapid expansion of technology demands education and formation on its use. We all have a duty to ensure that techno-scientific research is always directed towards the pursuit of peace and the common good, in service of the integral development of peoples and persons. The dignity of each human being and the fraternity that binds us together as members of the one human family must be the fundamental criteria for evaluating of any new technologies.

As noted by Pope Francis, “artificial intelligence ought to serve our best human potential and our highest aspirations, not compete with them”.[2] Therefore, my Delegation welcomes I.T.U.’s commitment to promote interdisciplinary dialogue and to ensure that ethical considerations shape the directions taken by new technologies in each phase of development, from the design of new algorithms through the phases of research, production, and distribution. These shared efforts are needed to ensure that Artificial Intelligence continues to develop as a means to reduce inequalities and injustices, creating opportunities to foster solidarity and cooperation for the present and the future generations, and to shape a resilient and sustainable information society.

Thank you.

 

 

 

 

 

 

 


[1] Submission of the Holy See to the 6th Review Conference of the Convention on Certain Conventional Weapons CCW/CONF. VI/WP.3, n. 24.

[2] Pope Francis, Message for the 57th World Day of Peace, 1st January 2024.

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