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Presentato il francobollo commemorativo per i 160 anni dalla fondazione della Croce Rossa Italiana

Ovunque per chiunque.

Solidarietà, aiuto fraterno, assistenza senza distinzioni. Sono questi i valori che le Poste Vaticane hanno voluto celebrare con l'emissione congiunta del francobollo commemorativo per i 160 anni dalla fondazione della Croce Rossa Italiana. Lo hanno fatto con le amministrazioni postali di Italia, San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta.

A svelare l'immagine del francobollo - su cui sono raffigurati alcuni volontari della Croce Rossa Italiana impegnati nelle operazioni di soccorso durante il crollo del viadotto Polcevera, conosciuto come Ponte Morandi, a Genova, il 14 agosto 2018 – è stato per la Città del Vaticano l'ingegnere Antonino Intersimone, direttore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato. La cerimonia si è svolta, sabato mattina, 15 giugno, nella sede dell'Associazione Civita in piazza Venezia a Roma. Insieme con lui, oltre a Rosario Maria Gianluca Valastro, Presidente nazionale Croce Rossa Italiana, i rappresentanti di Italia, San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta: Fausta Bergamotto, Sottosegretario del Ministero delle imprese e del made in Italy, Giovanni Machetti, Direttore Filatelia di Poste Italiane, Gian Luca Amici, Direttore Generale delle Poste della Repubblica di San Marino, Giorgio Battioni, Direttore Amministrativo delle Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, Luca Sciascia, responsabile prodotti, valori e zecca dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Di seguito l'intervento dell'ingegnere Intersimone:

Porgo innanzitutto il mio saluto e ringraziamento alle Autorità qui presenti:

  • Saluto e ringrazio, per aver organizzato questo evento, il Presidente Nazionale e la delegazione della Croce Rossa Italiana.
  • Saluto il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, (l’Avv. Fausta Bergamotto) e tutte le Autorità e i rappresentanti delle amministrazioni postali italiana, della Repubblica di San Marino, del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato qui convenuti.

Signore e Signori,

è per me un piacere partecipare, in rappresentanza dello Stato della Città del Vaticano, alla presentazione di questa emissione congiunta, frutto della cooperazione e della sinergia tra le nostre amministrazioni postali, dedicata al 160° anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana.

Il Vaticano, che accoglie sempre con estremo interesse le iniziative congiunte dedicate a personalità e ricorrenze che hanno lasciato impronte significative nella nostra storia comune, ha voluto sottolineare, in questa occasione già di per sé propizia per il rafforzamento dell’amicizia tra i Paesi partecipanti, anche la sincera adesione a valori comuni quali la solidarietà, l’assistenza ai bisognosi e l’universalità dell’azione umanitaria, princìpi fondanti della Croce Rossa e, al tempo stesso, obiettivi da sempre al centro del magistero della Chiesa.

Il legame tra il Vaticano e la Croce Rossa Italiana, spesso al fianco delle istituzioni pontificie nelle iniziative caritatevoli e solidali, si è rafforzato in anni recenti in occasione di eventi di risonanza mondiale che hanno riguardato la Santa Sede e la città di Roma. Sono ancora negli occhi e nel cuore di tutti le immagini delle immense folle accorse da tutto il mondo per il Grande Giubileo del 2000 o per dare l’ultimo saluto a San Giovanni Paolo II e, più recentemente, al Papa Emerito Benedetto XVI: tutte occasioni in cui la Croce Rossa Italiana ha dato un contributo fondamentale per efficienza e spirito di abnegazione dimostrati dai numerosi operatori e volontari, mentre è già alle porte l’evento giubilare del 2025 che vedrà di sicuro consolidarsi ulteriormente questa cooperazione.

Sono senz’altro da ricordare, al riguardo, le parole di sincera gratitudine e ammirazione che, nell’Udienza dello scorso 6 aprile, Papa Francesco ha rivolto ai rappresentanti della Croce Rossa Italiana, la cui fondazione, nel 1864, secondo il Pontefice, è stata il frutto di “un sussulto di umanità che si tradusse in gesti e opere concrete di assistenza e di cura, senza distinzioni di nazionalità, ceto sociale, religione od opinioni politiche”, princìpi, oggi come allora, efficacemente sintetizzati nello slogan “Ovunque per chiunque”, scelto per celebrare questo 160° anniversario e riportato nel francobollo che oggi presentiamo.

Voglio concludere sottolineando come, grazie a una vocazione universale e inclusiva per nulla scontata, anzi, addirittura all’avanguardia all’epoca della sua fondazione, la storia della Croce Rossa sia stata segnata anche dalla presenza fondamentale delle donne. Negli scritti autobiografici di Edith Stein, santa, intellettuale e martire tra le più importanti del XX secolo, il cui nome è legato, non a caso, alla ricerca filosofica sul valore dell’empatia, emerge chiaramente il ruolo formativo dell’esperienza umana e professionale maturata come crocerossina durante la prima guerra mondiale nonostante l’opposizione della famiglia: un esempio di quella non comune competenza e generosità necessarie, per dirla con le parole di Papa Francesco, per essere “costruttori di un mondo fraterno e solidale”.

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