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Una delegazione del Governatorato ha incontrato il Tri-Mission Rome’s Facilities Team dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede

Le sfide dell’accessibilità negli ambienti di lavoro e nel rispetto del patrimonio storico-artistico

La tematica dell’accessibilità, che è parte del più vasto programma americano Diversity, Equity, Inclusion and Accessibility (DEIA), è stata al centro dell’incontro tra una delegazione del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e la Tri-Mission Rome’s Facilities Team dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede.

Scopo della riunione – che si è svolta giovedì mattina, 27 giugno, nella sede dell’Ambasciata statunitense in Roma - è stato quello di presentare la Tri-Mission Rome’s Facilities Team agli esperti tecnici del Governatorato e di scambiare esperienze tecniche e pratiche sui temi dell'accessibilità. Nel corso del meeting è emerso che numerose sfide accomunano le due realtà. In particolare, è stata sottolineata la priorità relativa alla sicurezza delle persone e al rispetto del Patrimonio storico artistico, cercando, dove possibile, soluzioni che consentano una più vasta e inclusiva fruibilità degli spazi.

Per affrontare questa sfida, l’Ambasciata ha previsto di destinare parte del budget annuale destinato al Facility Management Office per la realizzazione degli interventi necessari. I primi interventi realizzati sono stati finalizzati a garantire l’accessibilità in tutte le aree destinate all’accoglienza del pubblico, per i servizi forniti dall’Ambasciata ai cittadini statunitensi, realizzando rampe di accesso, ascensori dedicati e cercando dove possibile di livellare la pavimentazione di accesso agli edifici, sempre nel rispetto dei vincoli storico-artistici e di sicurezza.

Un altro argomento oggetto di riflessione è stata l’analogia tra la normativa americana - in particolare con il Safety Program Coordinator – quella vaticana e l’italiana sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento alle criticità oggettive legate alla corretta applicazione pratica di tutto quanto previsto, in funzione degli aspetti estremamente peculiari e complessi, e molto simili tra le diverse realtà, di tutela del patrimonio e di sicurezza.  

È emersa la necessità di gestire correttamente queste specifiche caratteristiche degli ambienti di lavoro, in modo tale da garantire, in particolare, la tutela dei lavoratori con fragilità, a prescindere dalla tipologia, arrivando a prevedere un percorso “personalizzato” di valutazione sanitaria delle specifiche esigenze che metta al centro, appunto, la persona stessa, in funzione dei concetti di “Disability Management” e di “Total Worker Health”, oggi di estrema attualità anche negli Stati Uniti d’America.

D’altra parte, il filo conduttore è stato propria l’accessibilità degli spazi all’interno dell’Ambasciata stessa, della quale se ne occupa l’Ufficio Deputy Facility Manager & Post Occupational Safety and Health Officer.

Nell’analisi presentata è stato constatato come anche all’interno dell’Ambasciata vi siano dei vincoli storici strutturali che hanno portato l’ufficio competente a definire le aree accessibili e quelle non accessibili e, successivamente, a stabilire dove sia possibile e non intervenire a causa dei vincoli storici/strutturali.

Durante l’incontro è stato evidenziato anche come non sempre vi sia la possibilità di rendere alcune zone accessibili a tutti. In quel caso, viene individuata un’alternativa creando dei percorsi non diretti.

La delegazione del Governatorato era composta da: Salvatore Farina, direttore della Direzione delle Infrastrutture e Servizi, Antonino Battaglia, Responsabile della pianificazione, della stessa Direzione, Gianluca Cacciani, Revisore interno della Direzione dell’Economia, Marco D’Ignazio, della Gestione del Patrimonio della stessa Direzione, Luigi Carbone, Vice-Direttore della Direzione di Sanità ed Igiene, Paolo Emilio Santoro, Responsabile della Medicina del lavoro della stessa Direzione, Tommaso Marrone, Assessore alla Salute e alla Sicurezza sul lavoro della stessa Direzione, Ilaria Durante, della Direzione dell'Economia, Paola Santificetur, Assistente delegato per la salute e la sicurezza sul lavoro, della Direzione di Sanità ed Igiene.

Per la Tri-Mission hanno partecipato: Laura Hochla, Deputy Chief of Mission dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede, Paul Furgiuele, Deputy Facility Manager & Post Occupational Safety and Health Officer (POSHO), Katherine Meredith, Senior Financial Management Officer, Andrea Battilocchi, Supervisory Engineer, Raffaella Scorretti, architetto, Gabriele Di Mario, O&M Supervisor, Sara Greengrass, Responsabile della sezione politica-economica, Alyce Ahn, Ufficiale politico-economico, Chiara Di Mizio, Professional Development Specialist.

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