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Dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno il presepe allestito in Piazza San Pietro

Un messaggio di pace

Un messaggio di pace, di fraternità, di concordia quello che proviene dal Presepe allestito quest’anno in Piazza San Pietro. È stato un impegno collettivo della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno a realizzarlo. Rappresenta tutta la realtà locale, a cominciare dalle figure di santità, dall’arte, dai prodotti della terra, dalle tradizioni alle varie espressioni culturali.

Ne parla in questa intervista a www.vaticanstate.va il progettista del Presepe, l’architetto Angelo Santitoro.

  

Come è nata l’idea di realizzare un presepe legato al territorio di Nocera Inferiore?

 

Nell’Agro Nocerino-Sarnese da sempre si vive forte la tradizione del Natale. Tutto il territorio diventa una mostra di presepi diffusa nel periodo natalizio. Le opere spaziano dal presepe classico napoletano al palestinese, fino alle rappresentazioni più moderne. Alcuni scorci delle nostre città diventano veri e proprio presepi.

Quando Monsignor Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, che ringrazio di cuore per l’opportunità datami, mi propose di progettare il Presepe in Piazza San Pietro, iniziai subito a pensare come rappresentare tutto l’Agro, la Diocesi, il territorio nel Presepe allestito al centro del mondo cristiano e far respirare un pizzico di aria che la notte di Natale si respira nella nostra terra.

Il primo input è stato il ritorno all’infanzia - perché quando si fa il presepe si ritorna bambini - nella mia testa è risuonata la canzoncina natalizia per eccellenza Tu scendi dalle stelle, scritta da Sant’Alfonso Maria de Liguori, che con la sua vita di architetto, artista, musicista, ecc. ha influito molto sulla mia formazione. Da questo elemento ho poi cercato di individuare degli elementi significativi che rappresentassero il nostro territorio, affinché ogni cittadino dell’Agro si riconoscesse nel presepe.

 

Qual è il messaggio che vuole trasmettere con questo presepe?

 

In questo tempo critico per il nostro mondo, per la nostra società, per i nostri giovani, spero che tutti noi che sostiamo ad ammirare il Presepe, attratti, come i pastori, dall’unico vero centro Colui che è la pace vera, fossimo colpiti da un senso di bellezza e armonia che generi dentro di noi un’emozione forte come la gioia, la meraviglia, la tranquillità, per poi trasmetterle a tutti quelli che incontriamo nei nostri luoghi di vita quotidiana. Che si ritornasse al senso bello della vita dove ognuno è complice e non ostacolo della vita altrui, proprio come la casa del cortile rappresentata nel presepe.

 

Da quanto tempo lavora alla progettazione di presepi e come si è avvicinato a quest’arte?

 

Ho appreso l’arte presepiale alla Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza di Pagani che ho iniziato a frequentare insieme a mio fratello all’età di dieci anni accolti da Don Domenico Cinque, allora seminarista. L’Associazione fondata dal Servo di Dio Alfonso Russo, realizzava nei locali del Monastero della Purità in Pagani un artistico presepe enorme dove era possibile immergersi nelle scene realizzate con pastori di varie dimensioni. Guidati da Alfonso, dal Direttore dell’opera Gerardo Tipaldi, dai sacerdoti dell’Associazione, e dai tanti fratelli volontari ogni anno si realizzava un’opera diversa che copriva circa 500 mq di superficie. Per molti anni è stato insignito come presepe cittadino.

 

Quali elementi caratteristici della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno sono presenti nel presepe?

 

L’Agro Nocerino-Sarnese è ricco di tradizioni, arte, storia, santi, personalità. Ho cercato di scegliere degli elementi che potessero rappresentare maggiormente tutti i cittadini dell’Agro e che ognuno si sentisse parte del Presepe. Oltre ai tre elementi architettonici che compongono la scena e i personaggi della nostra terra, saranno rappresentati i prodotti enogastronomici tipici del territorio; infatti, tra le offerte dei pastori a Gesù Bambino, figurano il cipollotto nocerino, il pomodoro San Marzano, il pomodorino corbarino, il carciofo, e tanto altro. È riproposto anche il quadro della Vergine delle Tre Corone di Sarno; immagine realizzata dai maestri infioratori dell’Infiorata di Casatori, frazione di San Valentino Torio.

 

Ha cercato di rappresentare luoghi specifici, come chiese, monumenti o scorci del centro storico?

 

La scena è stata progettata per essere ammirata a 360°. Tre monumenti scandiscono la rappresentazione presepiale espressione del nostro territorio: il Battistero paleocristiano di Nocera Superiore, con ciò che resta della cupola piena di stelle luminose, dove angeli discendono per annunciare la gloria di Dio. La fontana Helvius di Sant’Egidio del Monte Albino dove una donna attinge l’acqua di vita nuova che scaturisce dal Mistero dell’incarnazione; sul pilastro a sinistra si erge lo stemma con il noce simbolo dell’Università di Nocera dei Pagani. Una casa tipica dei cortili nostrani, con un ampio portale in tufo grigio nocerino dà accesso all’ampio ambiente con al centro Sant’Alfonso Maria De’ Liguori che seduto al clavicembalo intona Tu scendi dalle stelle, accompagnato da due bambini. Completa la scena un orologio a pendolo che ci ricorda come Sant’Alfonso ad ogni suono dell’orologio ripeteva un’Ave Maria e la sua celebre affermazione tanto vale il tempo quanto vale Dio. La parte sinistra della scena, dietro alla struttura semicircolare del battistero, un angelo annuncia al pastore dormiente e al suo piccolo aiutante che “Il Verbo si è fatto carne”. Una scala e un cancello in ferro battuto che si sta aprendo simboleggiano il confine tra la vita vecchia e la vita nuova in Cristo.

 

Ci sono figure o scene ispirate a mestieri tradizionali o a personaggi locali?

 

Oltre Sant’Alfonso Maria de Liguori, il Santo del Natale, troviamo nella rappresentazione un pastore, dalle sembianze del Servo di Dio Don Enrico Smaldone di Angri (Educazione) accompagnato da due fanciulli, si accinge a salire la scala indicando Cristo come unico Centro del processo educativo. Un altro personaggio raffigura il Servo di Dio Alfonso Russo di Pagani (Valorizzazione della sofferenza, volontariato) che accompagna un ammalato verso l’Unica e Vera salvezza.

Particolare è un pescatore con una grande àncora, il pastore della Speranza, posto tra il battistero e la casa, che ci indica la Porta Santa aperta della Basilica di San Pietro, simbolo della Spes non confundit.

Tutta la scena è dominata dalla grande stella cometa luminosa con la sua coda che riporta l’àncora sotto cui è rappresentata la natività con il bue e l’asino, i 3 magi che adorano il Bambino e una pastorella che offre le ricchezze del territorio Diocesano. Allietano la scena i due zampognari.

 

Quali materiali utilizza per la realizzazione del presepe?

 

La scena misura 17mt di lunghezza, 12mt di profondità con un’altezza di 7.70mt nel punto più alto. I materiali scelti sono i classici che vengono utilizzati nelle sceneggiature presepiali: legno, polistirolo, ferro.

La principale tecnica costruttiva presa in considerazione è quella dell'accoppiamento di pannelli lignei sagomati a strutture metalliche preventivamente ancorate al suolo mediante tiranti e soprattutto mediante bullonaggio a zavorre in calcestruzzo. I pezzi speciali come colonne, archi, capitelli, particolari della fontana sono realizzate in EPS (polistirene espanso sinterizzato). L’intera superficie venuta fuori dall'assemblaggio delle pannellature saranno successivamente intonacate mediante l'utilizzo di collanti vinilici e in polvere e mediante rete per intonaci.

 

Quanto tempo richiede la progettazione e costruzione?

 

Ho iniziato a lavorare al progetto nel mese di settembre 2024 per poi concluderlo e presentarlo al Vescovo nel febbraio 2025. Dopo l’affidamento dei lavori ci sono voluti 6 mesi per realizzarlo.

 

Ci sono elementi artigianali o tecniche particolari che ha voluto valorizzare?

 

Particolare sono i pastori, realizzati dal maestro Federico Iaccarino di Meta di Sorrento, realizzati sullo stile classico del ‘700 napoletano, ma con l’innovazione dell’utilizzo della resina, per renderli più leggeri e resistenti alle intemperie.

 

Ha collaborato con scuole, associazioni o artigiani locali per questo progetto?

 

Come equipe diocesana, accompagnata dal nostro Vescovo, abbiamo trovato professionisti e artigiani della nostra terra per la realizzazione dell’opera, guidati dalla ditta Seri…A Pubblicità di Nocera Inferiore. Il presepe si inserisce in un progetto diocesano molto più ampio, dove saranno realizzate iniziative che vedranno coinvolte parrocchie, scuole e associazioni, aspetti curati dalla cooperativa diocesana Priscus.

 

Come ha reagito la comunità locale nel vedere rappresentato il proprio territorio?

 

Increduli dell’opportunità avuta, tutta la Comunità diocesana è entusiasta nel vedere al centro di Piazza San Pietro un pezzo della nostra amata terra. Guidati dal nostro Vescovo Giuseppe, sotto la protezione dei nostri Santi, con gioia doniamo questo presepe al Santo Padre, dove è racchiuso tutto l’amore dell’Agro Nocerino-Sarnese verso il Vicario di Cristo.

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