Seleziona la tua lingua

  • La grande eredità della piccola Rapa Nui

    L’ultimo appuntamento dell’anno con la rassegna de Il Giovedì dei Musei ci porterà in uno dei luoghi più famosi ma anche più remoti dell’Oceano Pacifico: Rapa Nui ovvero l’Isola di Pasqua.
    La conferenza, in programma per giovedì 30 novembre, è un’iniziativa congiunta dei Musei Vaticani e dell’Ambasciata del Cile presso la Santa Sede, con la collaborazione della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.

    L’isola di Rapa Nui, abitata per secoli dai polinesiani, venne raggiunta dagli Europei nella seconda metà del Settecento. A loro si unirono, cento anni più tardi, i missionari della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che lavorarono a stretto contatto con la popolazione locale. Il primo a giungervi fu Eugène Eyraud, che vi arrivò una prima volta nel 1864 per poi ritornare nel 1866 con Hippolyte Roussel e tre polinesiani dell’isola di Mangareva convertiti al cristianesimo. Fu proprio Eyraud che per primo notò le tavolette con la misteriosa scrittura conosciuta come ‘rongorongo’. Poco dopo sarà Mons. Florentin Etienne Jaussen, un vescovo della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, a fare conoscere il ‘rongorongo’ a tutto il mondo. E, oggi, grazie alla mediazione operata in passato dai missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, così come al contributo dello stesso Mons. Jaussen, i Musei del Papa possono annoverare nella collezione etnologica del Museo Anima Mundi diverse opere inviate proprio dall’Isola di Pasqua.

    L’incontro sarà introdotto congiuntamente dal Direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta, dall’Ambasciatrice del Cile presso la Santa Sede Patricia Araya Gutiérrez e dal Curatore del Museo Etnologico Anima Mundi padre Nicola Mapelli.
    Seguiranno gli interventi di Sonia Haoa Cardinali, archeologa e antropologa cilena originaria di Rapa Nui, e di Yves Chiaramella, Presidente della “Société d'Etudes des Hautes-Alpes”, nonché biografo di Eugène Eyraud.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Le prochain Jeudi des Musées sera consacré à Saint François d’Assise, 800 ans après ses Stigmates

    Échos franciscains à la Pinacothèque vaticane

    « Célébrer François au temps de François. Échos franciscains à la Pinacothèque vaticane, 800 ans après l’impression des stigmates ». Tel est le thème de la conférence qui se tiendra le jeudi 24 octobre, à 16h, aux Musées du Vatican. Ce rendez-vous, qui s'inscrit dans le cadre de l'initiative des Jeudis des Musées, sera également retransmis en direct streaming.

  • Martedì 9 aprile Via Crucis in Vaticano

    Come è ormai consuetudine in occasione del tempo di Quaresima, martedì 9 aprile i Musei Vaticani - nell’unirsi a tutta la Chiesa che segue il suo Signore verso il Calvario e la Resurrezione - posticiperanno il loro orario di apertura alle ore 11.00 (per i visitatori prenotati) e alle ore 13.00 (per coloro sprovvisti di prenotazione) al fine di consentire a tutti i dipendenti di partecipare alla Via Crucis che il cardinal Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato S.C.V., guiderà nei Giardini Vaticani.

  • Mercoledì 1 aprile Via Crucis in Vaticano

    EVENTO ANNULLATO

    Come è ormai consuetudine in occasione del tempo di Quaresima, mercoledì 1 aprile i Musei Vaticani - nell’unirsi a tutta la Chiesa che segue il suo Signore verso il Calvario e la Resurrezione - posticiperanno il loro orario di apertura alle ore 11.00 (per i visitatori prenotati) e alle ore 13.00 (per coloro sprovvisti di prenotazione) al fine di consentire a tutti i dipendenti di partecipare alla Via Crucis che il cardinal Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato S.C.V., guiderà nei Giardini Vaticani.

  • Metti una domenica alle Ville di Castel Gandolfo!

    Da aprile ad ottobre, fatta eccezione per i mesi di luglio e agosto, le Ville Pontificie di Castel Gandolfo accoglieranno i visitatori e turisti anche la domenica. Complice la bella stagione, l’apertura straordinaria domenicale (dalle 10.00 alle 15.00 con ultimo ingresso alle 14.00) rappresenta un’occasione unica per organizzare anche con la proprio famiglia una gita fuori porta e immergersi tra i tesori d’arte, le bellezze paesaggistiche e le suggestioni enogastronomiche dei Castelli Romani.

    Rinnovato anche questo anno l’accordo di collaborazione con Atac che prevede - solo ed esclusivamente in occasione delle speciali aperture domenicali e previa verifica della disponibilità - le seguenti agevolazioni (estese anche ad un accompagnatore) per tutti i possessori delle Metrebus ed èRoma Card in corso di validità:

    • Visita al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo: € 7
    • Visita su mezzo ecologico del Giardino Barberini delle Ville Pontificie: € 16
    • Passeggiata ai Giardini di Villa Barberini di Castel Gandolfo: € 8

    Aperture/Chiusure Ville Pontificie di Castel Gandolfo

  • Musei Vaticani by night: con Atac conviene!

    I “notturni” dei Musei Vaticani confermano anche per il 2019 la loro attenzione verso i cittadini di Roma rinnovando l'accordo di collaborazione con Atac. Esclusivamente in occasione delle consuete Aperture Notturne, tutti i possessori di Metrebus ed èRoma Card potranno acquistare, senza l'obbligo di prenotazione, un biglietto per la visita in notturna del venerdì al prezzo speciale di 17,00 €. L'agevolazione, estesa anche ad un eventuale accompagnatore, prevede inoltre la possibilità di accedere alle Collezioni Vaticane attraverso un ingresso riservato skip the line e di ricevere una copia dell'esclusivo dvd "Arte e Fede, i Tesori del Vaticano", un suggestivo racconto per immagini di 2000 anni di storia della Chiesa e dell'arte.

    L'iniziativa, valida tutti i venerdì fino al 25 ottobre 2019, dalle ore 19,00 alle 23,00 (ultimo ingresso 21,30), intende sensibilizzare ed invitare i cittadini romani, abbonati al trasporto pubblico dell'Urbe, a fruire - specie alla fine della giornata e in spazi meno affollati - degli inestimabili tesori custoditi nei Musei Vaticani.
    Un invito rivolto soprattutto a tutti coloro che, troppo impegnati durante le normali ore di apertura in attività lavorative o familiari, possono finalmente riappropriarsi del proprio museo, vivendolo e godendolo in un'atmosfera inusuale e speciale.

    I settori visitabili in occasione delle aperture straordinarie notturne sono: il Museo Gregoriano Egizio, il Museo Pio Clementino, le Gallerie Superiori (Candelabri, Arazzi e Carte Geografiche), le Stanze di Raffaello, l'Appartamento Borgia, la Collezione d'Arte Contemporanea e, naturalmente, la Cappella Sistina. Saranno eccezionalmente aperte al pubblico anche le Sale di S. Pio V, che ospitano ceramiche medievali e rinascimentali e i Mosaici Minuti, in voga a Roma alla fine del XVIII secolo per decorare oggetti di piccole dimensioni.

  • Museums at Work

    Chiara da Montefalco e Jean d’Amiel

    Devozione e committenza in due dipinti restaurati dei Musei Vaticani.

    Tornano dopo la pausa estiva le iniziative espositive di Museums at Work: sempre nei suggestivi spazi della Pinacoteca Vaticana e sempre con progetti museali fortemente originali e simbolici.
    A partire da lunedì 23 settembre saranno due figure poco note del XIV secolo, Chiara di Damiano e il vescovo Jean d’Amiel, i protagonisti della mostra “Chiara da Montefalco e Jean d’Amiel. Devozione e committenza in due dipinti restaurati dei Musei Vaticani”.

    Chiara e Jean non ebbero mai occasione di incontrarsi in vita, ciononostante le loro storie si sono intersecate grazie a due opere pittoriche (esposte per l’occasione nella sala XVII della Pinacoteca) e a un oratorio, la Cappella di Santa Croce a Montefalco, che la Santa fece costruire e il Vescovo affrescare.
    Sullo sfondo, la Montefalco (comune italiano nella provincia di Perugia) della prima metà del Trecento, il Papato ad Avignone e, soprattutto, un’intensa devozione popolare che artisti ancora anonimi e di grande qualità seppero interpretare con rara efficacia.

    Il progetto espositivo rivela al grande pubblico – dopo nuove analisi scientifiche e un accurato restauro presso i laboratori dei Musei Vaticani – due opere che sono solitamente in arredo negli appartamenti di rappresentanza del Santo Padre: il Polittico della Chiesa di San Francesco e il Dossale della Cappella di Santa Croce a Montefalco. I dipinti erano già stati simbolicamente concessi in prestito lo scorso anno per la mostra umbra “Capolavori del Trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino”, in occasione delle iniziative territoriali di promozione e valorizzazione artistica messe in essere all’indomani del devastante sisma che colpì il Centro Italia nel 2016.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Next “Thursday in the Museums” dedicated to the 800th anniversary of Saint Francis receiving the Stigmata

    Franciscan Echoes in the Vatican Pinacoteca

    “Celebrating Francis in the time of Francis. Franciscan echoes in the Vatican Pinacoteca, 800 years after the appearance of the Stigmata”, is the theme of a conference that will be held at the Vatican Museums at 4:00 p.m. on Thursday, 24 October. The event, which is part of the “Thursday in the Museums” initiative, will be live streamed.

  • Oltre la superficie. Lo sguardo del restauratore

    L’11 dicembre inaugura “Oltre la superficie. Lo sguardo del restauratore”: l’iniziativa espositiva promossa dai Musei del Papa nell’ambito delle celebrazioni per il centesimo anniversario di attività del Laboratorio di Restauro Dipinti e Materiali lignei dei Musei Vaticani, un’eccellenza unica nel suo genere istituita un secolo fa grazie alla lungimiranza dell’allora Direttore Bartolomeo Nogara e del noto Maestro restauratore Biagio Biagetti.
    Si arricchisce quindi ulteriormente la proposta di visita delle gallerie pontificie che, per più di un anno, offriranno a pellegrini e turisti un percorso integrativo, interattivo e diffuso alla scoperta dei segreti, curiosità e aneddoti che si celano dietro un’opera d’arte, per apprezzare da vicino quei dettagli che si svelano solo sotto la lente del restauro. Pillole narrative offerte in modo innovativo grazie alla tecnologia del QR Code e l’utilizzo del proprio smartphone. Sarà sufficiente avvicinarsi ad una delle trentasette paline smart posizionate lungo l’itinerario museale (collocate in prossimità dell’opera pittorica e riconoscibili per logo distintivo e grafica coordinata), scansionare il codice QR e aver accesso rapidamente e intuitivamente (su una pagina web del sito ufficiale dei Musei Vaticani) a contenuti extra sull’opera pittorica scelta. 

    “Uno sguardo diverso”, “Entriamo nell’opera”, “Sotto la cornice”, “Inaspettata scoperta”, “Sali con noi”, “Chi c’è lassù?” sono solo alcuni dei titoli esortativi e accattivanti con i quali si intende coinvolgere il visitatore, invitandolo a fermarsi e dedicare qualche minuto della sua preziosa attenzione al racconto “dietro le quinte” offerto, sia in italiano che in inglese, dal restauratore: curiosità, affascinanti aneddoti, segreti celati, tecniche di esecuzione, storie conservative.

    Nell’animare un dialogo tra passato e futuro – e nel confermare la loro apertura all’innovazione tecnologica come alla sperimentazione di nuove modalità di fruizione del patrimonio artistico – i Musei Vaticani con questo progetto tributano un doveroso omaggio alla loro storia e al sapere antico del restauro: “Si tratta del Laboratorio di tradizione più antica che abbiamo ai Musei – dichiara il Direttore Barbara Jatta – e anche quello più numeroso in termini di persone. Questo è un centenario importante perché racconta di tante cose fatte: dal 'restauro del secolo' della Cappella Sistina a quello delle Stanze di Raffaello, o dell'appartamento Borgia; ma anche tanti altri restauri: da quello recente della Salus Populi Romani al Crocifisso di Sant'Eutizio che non è un'opera delle nostre collezioni, ma testimonia l'attenzione dei Musei del Papa alle opere di devozione presenti sul territorio. Un'attenzione che si esprime attraverso la conoscenza e il bagaglio culturale che i nostri professionisti tecnici restauratori altamente specializzati portano avanti da secoli. Mani e cuore che restituiscono bellezza e speranza”.

    Fonte: Musei Vaticani - Vai all'articolo completo

  • Palazzo Papale di Castel Gandolfo: invito speciale a tutte le donne!

    In occasione della Giornata internazionale della donna, il Polo Museale di Castel Gandolfo celebra e “festeggia” tutto il pubblico femminile con un ingresso a tariffa promozionale di Euro 8,00.
    La speciale proposta è estesa a tutte le donne ed è valida per tutto il fine settimana nelle date di venerdì 8, sabato 9 (h. 9-17.30, ultimo ingresso alle 16.00) e domenica 10 marzo 2024 (h. 10-18.30, ultimo ingresso alle 17.00).

    Le visitatrici, così come i loro accompagnatori, potranno percorrere e ammirare (autonomamente o con guida) i solenni ambienti del Palazzo Papale con le sue Collezioni Storiche, l’Appartamento Pontificio e i nuovi spazi musealizzati recentemente inaugurati dalla mostra storico-documentaria “Castel Gandolfo 1944”.

    Nell’ambito della speciale ricorrenza, l’esposizione acquista una forte valenza simbolica grazie anche alle intense ed emozionanti testimonianze femminili, in audio e video, e ai numerosi scatti fotografici che ritraggono madri, suore, bambine, neonate in occasione della loro eccezionale permanenza nelle Ville Pontificie durante il secondo conflitto mondiale.
    Al termine del percorso, e approfittando della bella stagione, i visitatori potranno proseguire all’aperto il loro itinerario, nel Giardino del Moro e nel Giardino Segreto, lasciandosi infine stregare dalla meravigliosa vista panoramica sul Lago Albano.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Plečnik e il Sacro

    Jože Plečnik (1872-1957), il primo artista sloveno in mostra ai Musei del Papa dal 28 giugno al 7 settembre in un’esposizione dal titolo “Plečnik e il Sacro. Jože Plečnik, architetto e designer sloveno”.

    Per la speciale occasione saranno presentati 33 oggetti liturgici da lui realizzati in uno stile originale e innovativo attraverso l’uso di forme moderne, pulite e geometriche decorate con semplici ornamenti grafici o pietre preziose. In esposizione quindi una selezione molto accurata di calici, ostensori, cibori, custodie sacramentali ed un video che ripercorre altresì l’architettura religiosa del maestro di Lubiana insieme alle sue principali opere monumentali.

    La mostra è stata realizzata dal Museo e Gallerie della Città di Lubiana (dove dal 26 settembre la mostra sarà trasferita e riallestita) in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Slovenia presso la Santa Sede, e grazie al sostegno dei Musei Vaticani, del Ministero della Repubblica di Slovenia per la Cultura e dell’Arcidiocesi di Lubiana.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Porte aperte per la Giornata Mondiale del Turismo

    Venerdì 27 settembre ingresso gratuito ai Musei Vaticani in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.
    I visitatori avranno libero accesso alle Collezioni Pontificie secondo il consueto orario: 9.00-18.00 (ultimo ingresso alle ore 16.00).

    Resta invece confermato l’ingresso a pagamento e su prenotazione online per la consueta Apertura Notturna del venerdì.

    Promossa dall'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), la Giornata Mondiale del Turismo è celebrata a livello mondiale ogni 27 settembre. Il tema scelto per l'edizione 2019 è di grande attualità e pregnanza sociale: "Il turismo e il lavoro: un futuro migliore per tutti".

  • Présentation de la restauration du tableau La Malaria, le 27 septembre à Castel Gandolfo

    Un chef-d'œuvre restauré grâce aux Patrons of the Arts in the Vatican Museums

    La peintre romaine Maria Martinetti Stiavelli (1864-1937) n'avait que 23 ans,  lorsqu'elle peignit La Malaria (1887), une toile aux dimensions importantes. Elle mesure en effet 140,5 x 221,5 centimètres. Conservée dans les réserves des Musées du Vatican, cette peinture impressionnante a fait l'objet d'une restauration, rendue possible grâce à la précieuse contribution du Chapitre canadien des Patrons of the Arts in the Vatican Museums. 

  • Presentazione volume “Il Crocifisso ligneo della Basilica Vaticana”

    Saranno le parole del Direttore Barbara Jatta ad introdurre, mercoledì 29 maggio, la presentazione del volume curato da Pietro Zander “Il Crocifisso ligneo della Basilica Vaticana”: la nuova pubblicazione dedicata alla veneratissima scultura dei primi decenni del XIV secolo che, ad eccezione del primo Anno Santo del 1300, vide tutti i Giubilei della storia e che, proprio in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco, è stata restituita alla devozione dei fedeli nella Cappella del Santissimo Sacramento.

    Il più antico Crocifisso ligneo della Basilica di San Pietro – opera pregevole ma quasi dimenticata e poco conosciuta ai più – ha ritrovato la sua commovente bellezza e integrità a seguito di un impegnativo intervento di restauro terminato nel settembre 2016 e reso possibile grazie al sostegno dell’Ordine dei Cavalieri di Colombo, al paziente e sapiente lavoro dei professori restauratori Giorgio Capriotti e Lorenza D’Alessandro, sotto il coordinamento della Fabbrica di San Pietro.

    “L’antico Crocifisso ci fa quasi toccare con mano l’ultimo momento della Passione di Gesù: il volto è sereno, lo sguardo è pieno di compassione, la bocca è aperta per consegnarci l’ultima parola d’amore” (Card. Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano).

    Fonte: Musei Vaticani

  • Quaresima ai Musei Vaticani

    A partire dal 17 febbraio, nella ricorrenza del tempo liturgico quaresimale, i Musei del Papa propongono per sei sabati consecutivi una visita guidata speciale lungo un percorso tematico che avvicini i visitatori alle opere e agli artisti delle collezioni vaticane che più hanno rappresentato, nei secoli, gli episodi della Passione e della Resurrezione del Signore.

    L’itinerario museale si snoda attraverso le raffigurazioni degli eventi centrali della vita di Gesù, dai sarcofagi dei primi Cristiani, istoriati con immagini della Morte e Resurrezione, ai capolavori custoditi nella Pinacoteca Vaticana: primo fra tutti la Deposizione del Caravaggio e la sua mirabile resa del corpo livido del Cristo morto. Sarà quindi la volta delle Gallerie Superiori e infine, come tappa conclusiva di questo singolare “viaggio”, insieme storico, artistico e spirituale, sarà naturalmente la Cappella Sistina con il trionfo della speranza cristiana che splende nel Giudizio Universale di Michelangelo.

    Un’esperienza di visita aperta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito (età consigliata 6+).
    Le visite guidate – condotte in lingua italiana o inglese – sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive (prenotazione dedicata all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

  • Rinnovata anche per il 2019 la collaborazione scientifico-culturale tra Musei Vaticani e tour operator accreditati

    La Direzione dei Musei, dando seguito alla proficua collaborazione avviata negli ultimi anni con un significativo numero di tour operator accreditati, ha sviluppato per l’anno 2019, di concerto con alcuni operatori del mercato turistico, ulteriori progetti scientifici e culturali.

    L’adesione ed il sostegno ai progetti sarà realizzata dai tour operator attraverso due livelli di collaborazione: Livello Silver e Livello Bronze.

    tour operator che hanno aderito ai progetti di collaborazione nel Livello Silver, per il 2019, sono: Allyn Travel LLC, Context Travel LLC, Destination 2 Italia s.r.l., Ecoart s.r.l., Gate 1 Travel Ltd, Green Line Tour s.p.a.Imago Artis Travel s.r.l., Livitaly Tours LLC, Tuscanyall.com s.r.l., Walks of Italy LLC.

    tour operator che, sempre per l’anno in corso, hanno invece aderito ai progetti di collaborazione nel Livello Bronze sono: Gids in RomeMagic Group s.r.l.ITC Italian Travel Consultant s.r.l.Massari Travel s.r.l., Miki Travel Agency, Missing Italia S.r.l., Nafasp s.r.l., Overome s.r.l.Rome Tours s.r.l., Vivicos International Travel s.r.l.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Sulle tracce di Leonardo in Francia

    Nell’ambito delle celebrazioni vinciane, e in concomitanza con la mostra “Leonardo. Il San Girolamo dei Musei Vaticani”, inaugurata lo scorso 21 marzo al Braccio di Carlo Magno, i Musei del Papa tributano un nuovo omaggio al genio leonardesco nella ricorrenza del cinquecentenario della sua morte.  “Sulle tracce di Leonardo in Francia. L’enigma dell’arazzo dell’Ultima Cena” è il titolo della giornata di studi che si terrà martedì 14 maggio, a conclusione del restauro del celebre arazzo conservato oggi nella Pinacoteca Vaticana e ispirato all’Ultima Cena di Leonardo.
    Il prezioso panno, tessuto esclusivamente in filati di seta, oro e argento, ha le stesse misure dell’affresco realizzato dal maestro rinascimentale nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. Pur riproducendo fedelmente, nella disposizione e nell’attitudine delle figure, il consesso leonardesco degli apostoli riuniti attorno alla mensa del Signore, l’arazzo vaticano tuttavia mostra un’ambientazione diversa, inquadrando la scena all’interno di ricche quinte architettoniche di impianto rinascimentale. Il manufatto tessile venne forse realizzato nelle Fiandre su commissione di Luisa di Savoia e del figlio Francesco I, re di Francia.

    Durato un anno e mezzo, ed eseguito interamente presso il Laboratorio di Restauro Arazzi e Tessuti dei Musei Vaticani, l’intervento conservativo sotto la direzione di Alessandra Rodolfo non ha solo riportato l’opera allo splendore originario, ma ha permesso di stabilirne una diversa datazione, aprendo alla suggestiva ipotesi che sia stata realizzata dopo il febbraio del 1516, durante quindi la presenza di Leonardo in Francia (1517-1519). Aperta rimane ancora, invece, in mancanza di notizie documentarie, la questione dell’autore del cartone e della manifattura.
    Avvolto da un’aura particolarmente simbolica e solenne, l’arazzo appena restaurato ritornerà in Francia, dal 7 giugno al 2 settembre, per far mostra di sé nell’esposizione dal “La Cène de Léonard de Vinci pour François Ier, un chef-d'oeuvre en or et soie” che è stata allestita proprio in quel luogo, il Castello di Clos Lucé ad Amboise, dove il grande Leonardo da Vinci morì 500 anni fa, in quel famoso 2 maggio del 1519.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Tempo divino

    Dopo quello di Milano, Napoli, Caltagirone e Santo Domingo, è il Museo Diocesano di Ischia ad entrare in dialogo con i Musei Vaticani intorno al nuovo progetto espositivo che dal 7 dicembre, negli spazi del Museo Pio Cristiano, avrà come protagonisti i sarcofagi di Bethesda.

    Si tratta di una particolare tipologia di sarcofagi diffusa alla fine del IV secolo lungo le sponde del Mar Mediterraneo, con attestazioni – dopo Roma – nelle città della Gallia, della Spagna, delle coste d’Africa e, in Italia, proprio ad Ischia. A riprova del ruolo che da sempre il Mare nostrum ha avuto nella storia quale luogo di scambi culturali, di conoscenze e, successivamente, quale teatro della diffusione del Vangelo e della produzione di manifestazioni artistiche di ispirazione cristiana.
    Ad unire il museo ischitano e quello del Papa non sono solo quindi la medesima missione e affinità di intenti, ma anche la fortunata circostanza di custodire entrambi due opere sorelle: due rarissime testimonianze dell’arte dei primi secoli cristiani, due sarcofagi ornati di scene in rilievo che hanno come centro la raffigurazione di Gesù che guarisce il paralitico alla piscina di Bethesda. Essi vengono messi per la prima volta a confronto, dopo un accurato restauro, in un’esposizione congiunta che è altresì l’occasione per studiare meglio i pochi esemplari esistenti di questa tipologia artistica e per ragionare sulla loro diffusione nel mondo cristiano antico, oltre che meditare sui contenuti più profondi che essi trasmettono anche a noi contemporanei.

    Aperta al pubblico fino al 29 marzo, l’esposizione sarà poi riallestita nell’isola flegrea, dove, grazie alla particolare disponibilità e collaborazione del vescovo Mons. Lagnese, sarà possibile “restituire – sottolinea il Direttore Barbara Jatta – questo dialogo ai tanti che lì vorranno ammirare un importante tassello della nostra storia comune”.
    La mostra è curata da Umberto Utro e da Alessandro Vella, responsabili del Reparto Antichità Cristiane dei Musei Vaticani, in collaborazione con don Emanuel Monte, Direttore del Museo Diocesano di Ischia.
    Umberto Utro è altresì autore del catalogo della mostra, edito congiuntamente da Edizioni Musei Vaticani e Libreria Editrice Vaticana.

    Fonte: Musei Vaticani

  • Tornano a casa i capolavori in mostra alle Scuderie del Quirinale

    Sarebbero dovute rientrare a “casa”, nei Musei del Papa, agli inizi di giugno, dopo aver fatto bella mostra di sé, presso le Scuderie del Quirinale, nella tanto attesa esposizione “Raffaello 1520 - 1483”. L’emergenza sanitaria le ha invece costrette ad una sospensione forzata, una sorta di sonno incantesimo, di circa tre mesi.
    Stiamo parlando delle dieci opere concesse in prestito dai Musei Vaticani per quella che è stata definita a ragione “la mostra evento dell’anno”, organizzata anche in collaborazione con l’Istituzione museale vaticana in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte del divin pittore Raffaello Sanzio.
    La riapertura solenne dello spazio espositivo, lo scorso 2 giugno, ha permesso però di recuperare il tempo perduto, e più di 160 mila visitatori hanno potuto ammirare sino a fine agosto i capolavori esposti.

    Terminata la mostra, e grazie ad un’eccezionale proroga dei prestiti, tornano ora in Vaticano, nei loro luoghi di origine, le tre casse contenenti il prezioso “carico” che testimonia e rende Raffaello nella sua interezza, non solo pittore di corte, ma anche artista poliedrico, architetto della Fabbrica di San Pietro e conservatore dell’antico: si va quindi dal meraviglioso cartone di Giulio Romano con la «Lapidazione di santo Stefano», all’arazzo con «Il sacrificio di Lystra» realizzato su disegno di Raffaello per la Cappella Sistina.

    Le collezioni vaticane si preparano ad accogliere nuovamente anche il grande olio su tela di Pietro Vanni, un intenso esempio della pittura di storia ottocentesca, che ha per tema i funerali del pittore e che testimonia il turbamento provocato dalla sua morte all’interno della corte di papa Medici.
    Anche le opere antiche ritornano alla loro consueta collocazione dopo più di sei mesi di “trasferta”: come la bella testa di Dace in marmo e i due frammenti di tabula iliaca con quattordici scene dell’Odissea. I reperti illustrano infatti il rapporto con Roma e con l’antico dell’artista, che nel 1515 diviene «Commissario alle Antichità».
    Rientrati anche i due calchi in gesso della Stufetta del cardinal Bibbiena, il piccolo ambiente al terzo piano del Palazzo Apostolico, riccamente decorato a grottesche dalla scuola raffaellesca. I calchi erano stati espressamente richiesti proprio perché la Stufetta è esemplificativa del profondo legame del maestro con l’arte classica, in questo caso con la pittura della Domus Aurea.

     

  • Un francobollo per i 40 anni delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Stati Uniti d’America

    Lunedì 16 settembre verrà presentato nella Sala Conferenze dei Musei Vaticani dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga

    Quaranta anni fa la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America allacciavano le relazioni diplomatiche. Per commemorare l’anniversario, il Governatorato dello Stato Città del Vaticano emetterà un francobollo a cura del Servizio Poste e Filatelia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici.

Seleziona la tua lingua