Per lavori di manutenzione straordinaria estiva sulla tratta ferroviaria Ciampino-Albano Laziale (viceversa) - e al fine di arrecare il minor disagio possibile ai visitatori - nelle giornate di sabato 3, 10, 17, 24 e 31 agosto tutti gli interessati alla proposta di visita “Vaticano in treno” (partenza dalla stazione ferroviaria della Città del Vaticano e dalla stazione Roma San Pietro con destinazione Ville Pontificie di Castel Gandolfo) potranno comunque contare su di un servizio navetta sostitutivo privato a loro dedicato.
Fonte: Musei Vaticani
Oggi, lunedì 18 maggio, si celebrano i cento anni dalla nascita di Papa Giovanni Paolo II. Uno speciale anniversario che cade in un singolare momento di emergenza sanitaria, ma anche in coincidenza con la fine della sospensione dei riti religiosi, e con la tanto attesa riapertura ai fedeli della Basilica Vaticana.
Nel centenario della sua nascita, i Musei Vaticani desiderano onorare la figura del Santo Pontefice evocando le parole da lui pronunciate durante la visita alle Collezioni Pontificie, il 7 febbraio del 2000, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ingresso dei Musei:
Quando, sul finire del diciottesimo secolo, i Papi Clemente XIV e Pio VI fondarono i Musei Vaticani nel senso moderno del termine, i visitatori erano una ristrettissima élite. Oggi, essi sono migliaia al giorno, di ogni estrazione sociale e culturale e provengono da ogni parte del mondo. Davvero si può dire che i Musei costituiscono, sul piano culturale, una delle più significative porte della Santa Sede aperte sul mondo.
Di qui il valore non solo funzionale, ma simbolico di un ingresso più "capace", cioè più accogliente, per esprimere la rinnovata volontà della Chiesa di dialogare con l'umanità nel segno dell'arte e della cultura, ponendo a disposizione di tutti il patrimonio affidatole dalla storia. [...] La collaborazione tra la Chiesa e gli artisti è sempre stata "fonte di reciproco arricchimento spirituale", dal quale "ha tratto vantaggio la comprensione dell'uomo, della sua autentica immagine, della sua verità".
Fonte: Musei Vaticani
In occasione delle prossime festività natalizie, ed esclusivamente nelle giornate di sabato 9, 16 e 23 dicembre, i Musei Vaticani confermano anche per il 2023 la speciale proposta di visita guidata alla scoperta della Natività nell’Arte.
Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le collezioni pontificie, per ammirare quello che Papa Francesco definisce “il mirabile segno del presepe”.
Turisti, pellegrini e famiglie potranno rileggere i Vangeli della Natività al cospetto dei capolavori custoditi nel Museo Pio Cristiano e nella Pinacoteca Vaticana, per giungere infine in Cappella Sistina e ammirare rapiti gli affreschi michelangioleschi.
Una proposta aperta a tutti, anche alle famiglie con bambini al seguito (età consigliata 6+).
Le visite guidate – condotte in lingua italiana o inglese – sono totalmente accessibili alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive (prenotazione dedicata all’indirizzo mail
Uno splendido arazzo di Raffaello Sanzio, la “Lapidazione di Santo Stefano”, verrà esposto nella Sala dei Papi, e il dipinto di Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio, “Adorazione del Bambino”, con altre quattro Natività di Maestri del Quattrocento, troveranno dimora nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.
Aveva soli 23 anni, la pittrice romana Maria Martinetti Stiavelli (1864-1937), quando dipinse La Malaria (1887), una tela non indifferente per dimensioni. Misura, infatti, 140,5 x 221,5 centimetri. Dai depositi dei Musei Vaticani, dove era conservato, l’imponente dipinto è stato sottoposto a un intervento di restauro, reso possibile grazie al prezioso contributo del Capitolo del Canada dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums.
Un patrimonio inestimabile di creatività, di civiltà, di arte, di storia, di tradizione al servizio della fede. Con una struttura di circa 780 persone che diventano un migliaio considerando i collaboratori. Con un percorso espositivo visitato da sette milioni di persone nel 2023, e si prevede lo stesso numero anche per il 2024. Sono solo alcuni dati della complessa realtà dei Musei Vaticani che, per volere di Pio XI, all’indomani del Trattato Lateranense, ebbe un organico ed efficace ordinamento istituzionale, aperti al mondo con il portale realizzato sulle Mura Vaticane. Lo sottolinea Barbara Jatta - dal 15 giugno 2016, Vice Direttore dei Musei Vaticani, e dal 1° gennaio 2017 Direttore della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – in questa intervista a www.vaticanstate.va.
Un efficace strumento di congiunzione tra i Musei Vaticani e i Patrons of the Arts per una più stretta e feconda collaborazione. È la missione dell’Ufficio Rapporti con i Patrons of the Arts of the Vatican Museum (Urpavm) che assicura la sua professionalità e competenza al servizio dell’arte e della fede. Ne parla in questa intervista Monsignor Terence Hogan, Coordinatore dell'Ufficio Rapporti con i Patrons of the Arts in the Vatican Museums.
Forty years ago, the Holy See and the United States of America began diplomatic relations. The Governorate of Vatican City State will issue a stamp by the Post and Philately Service of the Directorate of Telecommunications and Information Systems, to commemorate the anniversary.
Sarà il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, insieme con l’Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, S.E. María Isabel Celaá Diéguez, a inaugurare la mostra “Le anime del Bernini”, martedì, 19 novembre, nella Pinacoteca dei Musei Vaticani.
Dal 3 agosto riapre al grande pubblico l’osservatorio astronomico del Papa a Castel Gandolfo.
La Specola Vaticana – uno dei più antichi osservatori astronomici attivi al mondo – si mette a disposizione per accogliere visitatori e turisti grazie a una rinnovata e ricca proposta di visite guidate elaborata in collaborazione con i Musei Vaticani. Gli ambienti delle Ville Pontificie – di cui sono già visitabili i Giardini e il Palazzo Apostolico – diventano ancora più accessibili e fruibili, integrando ed estendendo i percorsi di visita agli spazi museali del Centro visitatori della Specola Vaticana e alle sue suggestive Cupole Barberini, sede degli storici Schimdt e Carte du Ciel, quest’ultimo recentemente restaurato e attualmente funzionante.
Docenti esperti di astronomia, selezionati e formati dagli studiosi della Specola Vaticana, guideranno i partecipanti tra strumenti astronomici antichi e moderni, opere d'arte a tema, e alcuni preziosi campioni di meteoriti. Numerose gigantografie affisse alle pareti testimoniano il passaggio dei Papi all’Osservatorio. Suggestiva la fotografia scattata il 20 luglio 1969 che ritrae Papa Paolo VI guardare la luna dal telescopio poche ore prima dell’allunaggio dell’Apollo 11. Un altro scatto mostra il Papa mentre rilascia il messaggio di benedizione agli astronauti. Un’altra immagine ricorda invece la visita di Papa Benedetto XVI che tiene in mano con un fazzoletto un meteorite di Nakhla, dal nome della località egiziana in cui è stato trovato nel 1911, che si pensa proveniente da Marte. Momento clou del tour sarà la visita finale agli storici telescopi installati nelle due maestose Cupole Barberini, tutt’oggi apribili e girevoli per “riveder le stelle”. Sono inoltre previste, una volta al mese, in prossimità del primo quarto di luna, visite con osservazioni astronomiche al telescopio Carte du Ciel del 1891.
La Specola Vaticana è un istituto di ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede. Le sue origini risalgono alla fine del XVI secolo, quando nel 1578 Papa Gregorio XIII instituì una commissione in cui un ruolo predominante ebbe p. Cristoforo Clavio S.J., astronomo e matematico gesuita del Collegio Romano, per preparare la riforma dal calendario giuliano a quello gregoriano, promulgata nel 1582. La Specola operò in Vaticano per poco più di 40 anni, ma agli inizi degli anni trenta, l'aumento delle luci elettriche insieme alla crescita urbana della capitale resero il cielo di Roma così luminoso da rendere impossibile agli astronomi lo studio delle stelle più deboli. Per questo Pio XI dispose che l’Osservatorio si trasferisse nella sua residenza estiva a Castel Gandolfo. Nel 1981 venne poi fondato un secondo centro di ricerca a Tucson in Arizona, il "Vatican Observatory Research Group", e nel 1993 la Specola, in collaborazione con l'Osservatorio Steward, portò a termine la costruzione del Telescopio Vaticano a Tecnologia Avanzata (VATT) sul Monte Graham (Arizona). Oggi la Specola Vaticana collabora con molti istituti astronomici internazionali ed è membro della Unione Astronomica Internazionale (IAU) e del Centro Internazionale per l'Astrofisica Relativistica (ICRA) e dal 1986, a Castel Gandolfo, organizza una scuola estiva di astronomia.
The Vatican Museums complex is a priceless heritage of creativity, civilization, art, history and tradition at the service of faith, with a staff of some 780 people, a number which reaches 1,000 when taking into account all its collaborators. Its exhibitions were viewed by about seven million people in 2023, and the same number of people is expected to have visited by the end of 2024. These are only some of figures of the Vatican Museums complex. At the request of Pius XI, following the Lateran Treaty, it became an organic and efficient institutional system, open to the world with an entrance built on the Vatican Walls. Barbara Jatta, who was Deputy Director of the Vatican Museums from 15 June 2016 to 1 January 2017, when she was appointed Director of the Directorate of Vatican Museums and Cultural Heritage of the Governorate of Vatican City State, speaks about the Museums in the following interview with www.vaticanstate.va.
A useful instrument of connection between the Vatican Museums and the Patrons of the Arts for a closer and more fruitful cooperation. The Mission of the Office for Relations with Patrons of the Arts in the Vatican Museum (Urpavm) guarantees its professionalism and competence at the service of art and faith. The following is an interview with Msgr. Terence Hogan, Coordinator of the Office for Relations with Patrons of the Arts in the Vatican Museums.
In occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822), i Musei Vaticani omaggiano il grande scultore dedicandogli un originale progetto espositivo che dal prossimo 25 ottobre coinvolgerà i visitatori lungo tutto il percorso museale.
Una mostra articolata e diffusa che, nel proporre uno speciale itinerario canoviano (Cortile Ottagono, Galleria Chiaramonti, Braccio Nuovo, Pinacoteca), intende ricordare anche il ruolo istituzionale che il “principe degli scultori” ebbe in qualità di Soprintendente al Patrimonio Artistico dello Stato e Direttore Generale dei Musei Vaticani, così come l’intensa attività diplomatica da lui svolta – su nomina di papa Pio VII – nel delicato compito di recupero dei capolavori artistici requisiti da Napoleone all’indomani del Trattato di Tolentino (1797).
Le celebrazioni canoviane in Vaticano – realizzate sotto la Direzione e la curatela di Barbara Jatta e di Alessandra Rodolfo, Responsabile del Reparto per l’Arte dei secoli XVII e XVIII – trovano tuttavia il loro apice nella presentazione del nuovo allestimento permanente, nel cuore dei Palazzi Vaticani, della raffinata Sala delle Dame che per la prima volta accoglierà il grande pubblico dei Musei con il suo prezioso e inedito nucleo di opere afferenti al grande Maestro: bozzetti, modelli e gessi di carattere religioso.
Nell’onorare i molteplici talenti e la versatilità del genio di Possagno, acclamato in vita come “il nuovo Fidia”, non poteva mancare un riferimento al suo processo creativo e alle importanti novità che seppe apportare alla pratica scultorea. Per tutta la durata dell’evento espositivo, la Sala XVII della Pinacoteca Vaticana evocherà lo Studio romano che Canova costituì e animò insieme ai suoi numerosi collaboratori, dal 1783 al 1822, nel Rione Campo Marzio, tra Via della Colonnette e l’odierna Via Antonio Canova. A supporto della ricostruzione storica dell’ambiente in cui operò l’artista, è stato realizzato appositamente un fedele modello architettonico in scala del suo atelier con all’interno stampe in 3D delle statue del Perseo e dei Pugilatori. In mostra, tra le testimonianze scultoree originali – oltre alla presenza eccezionale del busto di Pio VII realizzato dal Maestro – figurano due busti ritratto ad opera del suo amico fraterno e collaboratore stretto Antonio D’Este, insieme a un tondo in ceramica con l’effige del Canova quale omaggio simbolico dall’artista contemporaneo Luigi Ontani che da anni abita e lavora proprio nello studio dove tre secoli fa il grande scultore neoclassico creò i suoi più famosi capolavori.
L’intero progetto è stato reso possibile grazie al generoso sostegno dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums, e nello specifico dei coniugi Rick e Lisa Altig del Capitolo Northwest.
Fonte: Musei Vaticani
Cardinal Fernando Vérgez Alzaga, President of the Governorate of Vatican City State, and H.E. Ms. María Isabel Celaá Diéguez, Ambassador of Spain to the Holy See, will inaugurate an exhibition titled, “Bernini’s Souls” at the Pinacoteca of the Vatican Museums on Tuesday, 19 November.
Une tapisserie splendide de Raphaël Sanzio, la « Lapidation de saint Étienne », sera exposée dans la Salle des Papes, et « L’Adoration de l’Enfant » de Domenico Bigordi, dit Domenico Ghirlandaio, ainsi que quatre autres Nativités de maîtres du XVesiècle, seront accueillies au Palais des Papes de Castel Gandolfo.
Gentili visitatori,
preso atto del Decreto del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana dell’8 marzo 2020 art. 2 lettera d), si comunica che, in via precauzionale, a partire dalla data odierna i Musei Vaticani rimarranno chiusi al pubblico.
Scusandoci per il disagio, si invita, in caso di necessità, a contattare i Musei all’indirizzo mail
Ulteriori riferimenti utili sono reperibili sul sito ufficiale dei Musei Vaticani.
Nella ricorrenza del II centenario della morte del Cardinale Ercole Consalvi, i Musei del Papa ospitano nelle giornate del 22 e 23 gennaio 2024 il convegno internazionale di studi “Il Cardinale Ercole Consalvi. Un diplomatico in tempi burrascosi 1757-1824”.
Organizzato dalla Segreteria di Stato, insieme con il Pontificio Comitato di Scienze Storiche e i Musei Vaticani, la due giorni di lavori intende rendere omaggio ad una singolare personalità ecclesiastica, considerata dalla storiografia una delle figure politiche più importanti della Chiesa cattolica degli ultimi secoli. Basti pensare che al Pantheon di Roma, alla destra della tomba di Raffaello Sanzio, vi è un busto in memoria del Cardinale scolpito dal celebre scultore Bertel Thorwaldsen dove, all’interno, è custodito il suo cuore.
Ercole Consalvi può essere considerato il prototipo del Segretario di Stato per antonomasia, capostipite della realpolitik della Santa Sede, capace di difendere le ragioni della dottrina e di adattarsi alle contingenze dei tempi. Fine politico e abile diplomatico – Segretario di Stato a due riprese (dal 15 marzo 1800 al 17 giugno 1806 e poi dal 19 maggio 1814 al 20 agosto 1823) – ha svolto un ruolo di grande rilievo accanto a due pontefici, Pio VI e Pio VII, in tempi difficili, travagliati e “burrascosi” per il Successore di Pietro.
La sua geniale abilità apparve in tutta la sua grandezza al Congresso di Vienna (1814-1815), quando riuscì ad ottenere per lo Stato Pontificio molto di quanto era stato requisito con forza dall'Imperatore Napoleone. La stessa straordinaria capacità diplomatica fu testimoniata dallo scultore Antonio Canova che con lui condivise una profonda e sincera amicizia e che oggi, idealmente e simbolicamente, lo accoglie lungo il percorso espositivo che i Musei Vaticani dedicano al “principe degli scultori” in occasione del bicentenario della sua morte (1757-1822).
I lavori saranno aperti dal saluto del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, da Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani e da Marek Inglot SJ, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
Fonte: Musei Vaticani
Una piccola ma singolare mostra quella che i Musei del Papa inaugurano il 31 gennaio negli spazi intimi e raccolti della Sala XVII della Pinacoteca Vaticana. Per soli 18 giorni, fino al 17 febbraio 2024, sarà possibile ammirare il prezioso manufatto della Tovaglia del Perdono, prima che venga donata a Papa Francesco e solennemente consegnata alla Basilica Vaticana il 22 febbraio, giorno della Festa della Cattedra di San Pietro. Il pregiato tovagliato in lino – “dipinto ad ago” e realizzato in ricamo matildico dal circolo culturale “Reggio Ricama” – è destinato a rivestire l’Altare della Cattedra, facendo memoria della “Gran contessa” Matilde di Canossa (1046-1115): “onore e gloria d’Italia”, prima donna ad essere sepolta in San Pietro accanto a venerati e sommi pontefici.
La tovaglia nel nome ricorda il perdono concesso a Canossa esattamente 947 anni fa, il 28 gennaio 1077, da papa Gregorio VII all’imperatore Enrico IV penitente davanti alle mura del castello appenninico della “Gran Contessa”. Sul candido lino liturgico sono trasposti i motivi tratti dalle miniature del poema di Donizone, il celebre codice (custodito oggi dalla Biblioteca Apostolica Vaticana) che narra le vicende di Matilde e dei suoi antenati.
L’evento espositivo, che mette in mostra anche uno dei paramenti liturgici che accompagnano il dono della tovaglia alla Basilica, costituisce altresì un’occasione per una rinnovata riflessione sulla figura della Signora di Canossa e sulla sua eredità sempre attuale. Non fu santa né beata, ma per la Chiesa cattolica resta un’eroina: ultima discendente di una potente dinastia feudale e abile mediatrice nella secolare lotta tra impero e papato. Significativo risulta essere inoltre, anche in questa speciale circostanza, il ruolo simbolico dei Musei Vaticani che, dopo aver ospitato nel 2008 la presentazione ufficiale della mostra allestita a Reggio Emilia “Il tesoro dei Canossa”, tornano ad essere partecipi e protagonisti di un’iniziativa insieme storica, cultuale e artistica.
Il progetto, curato da Fernando Giuseppe Miele, gode del patrocinio della Regione Emilia Romagna, e vede la collaborazione della Biblioteca Apostolica Vaticana, del Capitolo della Basilica Vaticana e della Fabbrica di San Pietro in Vaticano.
Totem, maxischermi a led di ultima generazione per i Musei Vaticani, ma anche per Piazza San Pietro. È la donazione, perfezionata, mercoledì pomeriggio, 18 dicembre, di Samsung Electronics Italia s.p.a., allo Stato della Città del Vaticano. La firma del rogito è avvenuta nel Palazzo del Governatorato.
“Celebrar a Francisco en el tiempo de Francisco. Ecos franciscanos en la Pinacoteca Vaticana en el 800º aniversario de la impresión de los estigmas”. Este es el tema de la conferencia que se celebrará el jueves 24 de octubre, a las 16:00 horas, en los Museos Vaticanos. El evento, que forma parte de la iniciativa El Jueves de los Museos, será transmitido también en directo por streaming.
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