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A Spoleto nel ricordo di San Ponziano martire

Concerto della Banda musicale del Corpo della Gendarmeria

Oltre settecento persone hanno partecipato al concerto della Banda musicale del Corpo della Gendarmeria, dello Stato della Città del Vaticano, per festeggiare i 1850 anni dal martirio di San Ponziano, Patrono di Spoleto. Sabato sera, 12 gennaio, al Teatro Nuovo “G. Menotti” della cittadina umbra, ad ascoltare l’esibizione della banda erano l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Renato Boccardo, promotore dell’iniziativa, e le autorità civili e militari. Il concerto si è aperto con l’inno pontificio e si è concluso con l’inno d’Italia. I musicisti - diretti dal maestro Stefano Iannilli e coadiuvati dal Vice Commissario della Gendarmeria Mauro Colaiacomo, responsabile della disciplina e dell’impiego - hanno eseguito, tra l’altro, l’inno del Giubileo 2025 di Sequeri; la Gazza Ladra di Rossini; La Tregenda dall’opera Le Villi e Nessun dorma di Puccini; la cavalcata delle Valchirie di Wagner; Bugler’s holiday di Anderson; Viktor’s tale dal film The terminal di Williams; la colonna sonora di Metti una sera a cena di Morricone; Nel blu dipinto di blu di Modugno.

Al termine, prima dell’esecuzione dell’Inno di Mameli, l’Arcivescovo Boccardo ha sottolineato: “Forse qualcuno si sarà domandato cosa c’entra un concerto con la festa di S. Ponziano. Vorrei dare almeno due risposte. La prima: abbiamo voluto questo concerto come un omaggio alla Città di Spoleto che custodisce da 1850 anni la memoria di S. Ponziano. Non si può separare Ponziano da Spoleto e Spoleto da Ponziano: fa parte della nostra identità. E desidero ringraziarvi tutti che avete accolto il nostro invito per vivere insieme questo momento particolare. La seconda risposta: abbiamo bisogno, almeno di tanto in tanto, di qualche momento di bellezza, che ci rassereni e ci consoli. Nel nostro mondo, che è ferito dalla violenza, dall’odio, dalla prevaricazione e dalla guerra, abbiamo bisogno di qualche goccia di consolazione per poter custodire la speranza, che questo Anno Santo ci ripropone. La speranza ci permette di vedere che il bene è più forte del male, di vivere con pienezza e responsabilità il tempo che ci è dato di vivere. L’auspicio è che anche questo momento di bellezza aiuti tutti noi a vivere bene”. La Banda, per mezzo del Vice Commissario della Gendarmeria Colaiacomo, ha donato a Monsignor Boccardo un quadro che ritrae la Banda, definita gli angeli cantanti del Papa.

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