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A colloquio con don Felice Bruno, Capo Ufficio del Servizio Poste e Filatelia

Testimoni di speranza

Quattro emissioni filateliche dedicate a personaggi che, attraverso l’esempio di vita e il messaggio di fede, si sono distinti come “testimoni di speranza” e un nuovo ufficio postale in Piazza San Pietro, oltre a un incremento dell’attuale personale in servizio e alla realizzazione di un francobollo. Sono le iniziative del Servizio Poste e Filatelia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici per il Giubileo 2025. Ne abbiamo parlato con don Felice Bruno, Capo Ufficio, in questa intervista a www.vaticanstate.va.

 
Ci racconti i primi tre mesi come Capo Ufficio del Servizio Poste e Filatelia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici.

Prima di iniziare il mio servizio presso il Servizio Poste e Filatelia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, per nove anni, ho svolto il mio ministero nel Consiglio provinciale dell’Opera don Orione con l’incarico di segretario e consigliere per le Missioni e le Scuole. Pertanto, sono passato da un apostolato molto dinamico, che mi portava a visitare spesso le comunità e le attività dell’Italia e dell’estero, ad un’attività completamente nuova.

Sono contento di essere stato accolto, da subito, con favore da tutti, sperimentando fin dall’inizio – a tutti i livelli - un rapporto fraterno e collaborativo. Sono molto grato ai miei Superiori, ai miei più stretti collaboratori e a tutto il personale per la vicinanza e l’aiuto, così importanti in questo primo periodo di inserimento. Devo anche ammettere, con soddisfazione, che tra il personale c’è un clima bello e amicale che, spesso, continua anche al di fuori del lavoro con tornei sportivi e serate conviviali.

C’è, comunque, un filo rosso che lega la mia attività precedente a quella attuale: l’amore e il servizio alla Chiesa e al Papa, che hanno contraddistinto il mio fondatore, San Luigi Orione, la mia Congregazione e il mio apostolato in questi 33 anni di vita religiosa. Ora, questa dimensione carismatica, centrale per la mia Famiglia religiosa, diventa ancora più concreta ed efficace: è per me un onore poter essere a servizio diretto della Città del Vaticano e del Santo Padre.

 

Il Servizio Poste e Filatelia abbraccia diversi ambiti operativi. ce li vuole descrivere per grandi linee?

L’organico attuale prevede complessivamente 43 impiegati, distribuiti in 4 unità organizzative: Corrispondenza, Vendite, Filatelia e Amministrazione e Supporto.

L’unità organizzativa “Corrispondenza” include: il reparto Partenze, dove viene lavorata tutta la posta in partenza per l’estero; il reparto Arrivi, che si occupa della consegna della posta in Vaticano; il settore Pacchi.

Alcune curiosità: nel territorio vaticano, sono installate 26 cassette postali che vengono svuotate 5 volte al giorno; la posta viene consegnata 3 volte al dì; si effettuano dispacci diretti con 45 Paesi, quasi tutti con partenza a cadenza giornaliera.

Vi è poi l’unità organizzativa “Vendite” che include una Cassa centrale e gli operatori di sportello che operano nell’Ufficio centrale (all’interno delle mura vaticane) e nelle 4 succursali, dove sono ugualmente attivi tutti i servizi postali: presso i Musei Vaticani, presso l’Arco delle Campane, presso la Pontificia Università Lateranense (a servizio dell’Università e degli altri Enti ubicati in quella zona extraterritoriale) e il nuovo Ufficio Postale presso Piazza San Pietro.

L’unità organizzativa “Filatelia” si occupa della pianificazione, dello studio e della realizzazione dei francobolli vaticani. È un’attività che riscuote ancora un grande interesse da parte di collezionisti e appassionati. In questo servizio, si uniscono la conoscenza della storia, dell’arte e dell’agiografia.

Le emissioni filateliche, oltre che a provvedere alla fornitura dei francobolli per i servizi postali e presentare le attività del Santo Padre, sono spesso un atto di encomio da parte dello Stato della Città del Vaticano verso personaggi e Istituzioni che, nel corso dei secoli, si sono segnalati nell’impegno a favore della Chiesa e della società civile.

Vi è, infine, l’unità organizzativa “Amministrazione e Supporto” che include lo staff a supporto del Capo Servizio, facenti attività di segreteria, di contabilità, di telegrafo e obliterazioni.

Il Servizio Poste e Filatelia è come un mosaico in cui ogni operatore è una tessera che, con il suo impegno quotidiano e nascosto, rende bella e completa l’opera musiva.

 

Giubileo 2025: come si prepara il Servizio Poste e Filatelia all'accoglienza dei pellegrini?

Senz’altro, i servizi di Poste Vaticane e la Filatelia sono tra le attività della Santa Sede che, maggiormente, risentiranno dell’enorme flusso di pellegrini che si recheranno a Roma per le celebrazioni giubilari. Per l’occasione, insieme ad un incremento dell’attuale personale in servizio e alla realizzazione di un francobollo del Giubileo, vi sono due iniziative particolari e significative.

Innanzitutto, prima dell’inizio dell’Anno Santo, c’è sta l’inaugurazione del nuovo, moderno ed efficiente Ufficio Postale di Piazza San Pietro, realizzato in collaborazione con Poste Italiane.

Un Ufficio Postale innovativo, una costruzione bella e spaziosa, che consente un approccio confortevole anche per i nostri sportellisti. Con lo sfondo del colonnato del Bernini è, certamente, un biglietto da visita di prestigio che attirerà i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

Un’altra iniziativa molto significativa è quella di realizzare, in linea con il tema dell’anno giubilare, quattro emissioni dedicati a personaggi che, attraverso l’esempio di vita ed il messaggio di fede, si sono distinti come “testimoni di speranza”. In un periodo storico così difficile e complesso, questi personaggi saranno dei fari luminosi, a perenne ricordo che, nonostante tutto, “la speranza non delude”.

Infatti, come ci ha ricordato in una catechesi del mercoledì Papa Francesco: “la grande speranza si radica nella fede, e proprio per questo è capace di andare oltre ogni speranza. Sì, perché non si fonda sulla nostra parola, ma sulla Parola di Dio”.

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