Ai Musei Vaticani inaugurata la mostra dedicata a Paolo VI e Jacques Maritain

Il rinnovamento dell’arte sacra tra Francia e Italia (1945-1973)
“Paolo VI e Jacques Maritain – Il rinnovamento dell’arte sacra tra Francia e Italia (1945–1973)”. È il tema della mostra, inaugurata, giovedì, 12 giugno, ai Musei Vaticani. Erano presenti, tra gli altri, la dott.a Barbara Jatta, Direttore della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali, e S.E. la Signora Florence Mangin, Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede.
Nata dalla collaborazione tra i Musei Vaticani con varie istituzioni francesi - dall’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, al Centro Culturale San Luigi dei Francesi/ Institut français - Centre Saint-Louis e alla Bibliothèque Nationale et Universitaire de Strasbourg - l’iniziativa è stata promossa per celebrare il filosofo e diplomatico francese Jacques Maritain (1882-1973) e la sua grande amicizia con Giovanni Battista Montini, conosciuto a Parigi nel 1924.
In effetti, la mostra, che si inserisce nelle iniziative giubilari, vuole ricordare una serie di eventi: gli 80 anni dalla nomina di Maritain ad ambasciatore di Francia presso la Santa Sede (1945), la fondazione del Centro Culturale di San Luigi dei Francesi (1945), i 60 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II (1965) e i 50 anni dalla creazione della Collezione d’Arte Religiosa Moderna (1973).
L’esposizione è stata curata da Micol Forti ed è ospitata nel percorso espositivo della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea, tra le Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina.
È visitabile a partire dal 13 giugno fino al 20 settembre, e ospita oltre settanta opere tra dipinti, disegni, documenti e libri, provenienti sia dalle collezioni vaticane che da importanti prestiti internazionali. In mostra anche opere di artisti come Georges Rouault, Marc Chagall, Gino Severini, Jean Cocteau, William Congdon, Henri Matisse, Alfred Manessier, Ernesto Treccani e Renato Guttuso.
L’esposizione si sviluppa in sette sezioni tematiche, che seguono i momenti principali del pensiero di Maritain, la sua influenza sul Concilio Vaticano II, il rapporto con il domenicano Marie-Alain Couturier e il ruolo determinante che ebbe nella creazione della Collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani.
Infatti, nel corso degli anni, Jacques e sua moglie, Raïssa, raccolsero una preziosa collezione di opere d’arte, composta da donazioni ricevute da numerosi amici artisti con cui condividevano ideali e visioni culturali. Alcuni di questi capolavori sono poi confluiti nella Collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani, grazie a donazioni fatte direttamente a Paolo VI dal filosofo francese e dal Cercle des études Jacques et Raïssa Maritain. A queste si aggiungono opere donate dagli stessi artisti, in segno di adesione e sostegno al progetto voluto da San Paolo VI, che inaugurò la collezione nel giugno 1973.