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Siglato l’Accordo “Basilica di San Paolo Fuori le Mura – Giubileo 2025” tra Governatorato e la Heydar Aliyev Foundation dell’Azerbaigian

Un segno di amicizia e di collaborazione

Si avvicina il Giubileo e la Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura necessita di interventi per permettere ai pellegrini di visitare il complesso in tutta sicurezza. È con questo obiettivo che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha stretto l’Accordo “Basilica di San Paolo Fuori le Mura – Giubileo 2025” con la Heydar Aliyev Foundation dell’Azerbaigian, la quale finanzierà i lavori indispensabili. L’apposizione della firma sull’intesa è avvenuta, mercoledì mattina, 11 settembre, nel palazzo del Governatorato. A siglarla, il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato, e Anar Alakbarov, Assistente del Presidente della Repubblica azera e Direttore esecutivo della Fondazione.

Erano presenti, tra gli altri, il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura, Sr. Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato, il signor Ilgar Yusif oğlu Mukhtarov, Ambasciatore della Repubblica di Azerbaigian presso la Santa Sede, l’avvocato Giuseppe Puglisi Alibrandi, vice segretario generale del Governatorato, l’ingegner Salvatore Farina, Direttore della Direzione delle Infrastrutture e Servizi, l’avvocato Lucia Cosmano, e l’ingegnere Filippo Cascone.

La Delegazione dell’Azerbaigian - composta da Soltan Mammadov, Ilgar Mukhtarov, Mikayil Ramazanli, Maryam Mehdiyeva, Jalal Karimov, Nihad Budagov e Fidan Yusibova - è stata ricevuta ufficialmente nella sala riunioni della Presidenza dalla Delegazione vaticana. Quindi, il Cardinale Vérgez Alzaga e Sr. Petrini hanno incontrato privatamente per un breve colloquio il Direttore esecutivo e l’Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, durante il quale erano presenti come interpreti Georgina Bernett del Governatorato e Maryam Mehdiyeva, attaché dell’Ambasciata azera.  

Successivamente, il Cardinale Vérgez Alzaga ha rivolto un breve saluto ai presenti (pubblicato di seguito). Dopo la lettura dell’Accordo, sono state apposte le firme. Terminato l’incontro, la Delegazione azera si è trasferita alla Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura per un sopralluogo. L’accompagnavano il Cardinale Harvey, l’ingegnere Cascone e l’ingegner Farina.

La Delegazione ha potuto verificare lo stato delle superficie marmoree che decorano le navate e il transetto della Basilica e il bisogno che siano messe in sicurezza e sottoposte a conservazione per rendere sicuro il passaggio dei visitatori all’interno dell’edificio sacro, specialmente durante l’anno giubilare in cui si prevede un notevole afflusso. In effetti, la Basilica è soggetta a una condizione diffusa di degrado dei rivestimenti marmorei parietali e dei colonnati delle navate, dovuta a due cause principali: i movimenti strutturali e la risalita capillare dell’acqua. Questo perché è costruita su terreni alluvionali del Tevere particolarmente deformabili, per cui la struttura è in lento assestamento.

In particolare, i rivestimenti marmorei presentano numerosi distacchi dalle murature retrostanti a causa di infiltrazioni di umidità. In alcuni casi i marmi sono lesionati per fenomeni di salinizzazione. La causa è dovuta alla risalita continua di acqua, presente nella falda sottostante la Basilica. Questa presenza all’interno delle murature provoca un aumento di volume degli elementi metallici, forti tensioni e rotture della pietra di supporto, con il relativo distacco delle lastre dei rivestimenti in marmo. Il passaggio di acqua deteriora anche l’adesivo utilizzato per l’incollaggio dei rivestimenti e causa macchie, velature o alterazioni cromatiche su numerose lastre. 

Inoltre, i cedimenti differenziali delle fondazioni provocano deformazioni che si riflettono sui rivestimenti marmorei. Ciò provoca fratture, fessurazioni e distacchi delle lastre dalla muratura.

Le tensioni strutturali della Basilica compromettono anche lo stato di conservazione di alcuni capitelli e dei conci in marmo delle arcate sovrastanti con importanti fratturazioni con rischio di caduta di alcuni elementi architettonici decorativi.

L’Accordo stipulato prevede il finanziamento da parte della Heydar Aliyev Foundation dell’Azerbaigian delle opere di protezione e degli interventi di messa in sicurezza degli elementi ed apparati decorativi in marmo. I lavori saranno divisi in fasi per recare il minor disagio possibile ai visitatori della Basilica.

L’Accordo è una conferma di come il Governatorato e l’Azerbaigian siano uniti da sincera amicizia e da reciproca collaborazione.   

 

Di seguito il discorso del Cardinale Presidente:

 

DISCORSO DEL CARDINALE FERNANDO VÉRGEZ ALZAGA,
PRESIDENTE DEL GOVERNATORATO DELLO STATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO,
IN OCCASIONE DELL’ACCORDO TRA GOVERNATORATO E LA FONDAZIONE HEYDAR ALIYEV

 

MERCOLEDÍ, 11 SETTEMBRE 2024

Rivolgo un caloroso benvenuto a tutti voi,

saluto in particolare il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica papale di San Paolo Fuori le Mura,

il signor Ambasciatore dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, S.E. Ilgar (Yusif oğlu) Mukhtarov

e il signor Anar Alakbarov, Direttore Generale della Heydar Aliyev Foundation,

Sr. Raffaella Petrini e l’avvocato Giuseppe Puglisi, rispettivamente Segretario Generale e Vice Segretario Generale del Governatorato, 

e con loro i rappresentanti del Corpo Diplomatico e della Fondazione e i Direttori del Governatorato,

Ringrazio vivamente la Fondazione per il generoso contribuito concesso che permetterà di realizzare la messa in sicurezza e la conservazione dei rivestimenti e apparati decorativi in marmo della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, in vista del prossimo Giubileo.

Quello che tra poco firmeremo è un importante accordo che consoliderà l’amicizia tra l’Azerbaigian e lo Stato della Città del Vaticano. Una relazione all’insegna della collaborazione e della reciproca stima che nel corso degli anni è stata segnata da sempre più stretti rapporti.

Rientra in questo contesto, la messa in sicurezza dei marmi che è, senz’altro, un progetto fondamentale per le visite che i pellegrini compiranno nella Basilica durante il Giubileo.  Non solo si potranno percorrere le navate in completa tranquillità, ma verrà tutelata pienamente l’incolumità delle persone.

Pertanto, siamo grati alla Fondazione per aver reso possibile tutto ciò e, all’Azerbaigian, rappresentato qui da S.E. l’Ambasciatore presso la Santa Sede, per la continua dimostrazione di disponibilità e di collaborazione.

Rinnovo, quindi, la gratitudine del Governatorato che rappresento e concludo con le parole di Papa Francesco pronunciate, domenica 2 ottobre 2016, nell’incontro con le Autorità nel Centro Heydar Aliyev a Baku, durante il suo viaggio apostolico nella vostra nazione:

“Auspico vivamente che l’Azerbaigian prosegua sulla strada della collaborazione tra diverse culture e confessioni religiose. Sempre più l’armonia e la coesistenza pacifica alimentino la vita sociale e civile del Paese, nelle sue molteplici espressioni, assicurando a tutti la possibilità di apportare il proprio contributo al bene comune”.

Grazie per la vostra presenza.

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