Il Governatorato rappresenta lo Stato della Città del Vaticano al World Telecommunication Standardization Assembly (WTSA-24)
Importanza strategica per le nuove tecnologie
Una Delegazione dello Stato della Città del Vaticano parteciperà, dal 15 al 24 ottobre, a New Delhi, al World Telecommunication Standardization Assembly (WTSA-24) e al Global Standard Symposium (GSS-24) del 14 ottobre. È un’occasione per fare un bilancio dell’evoluzione in ambito tecnologico, normativo e organizzativo delle telecomunicazioni in Vaticano. L’Assemblea WTSA e il Simposio GSS sono organizzati dall’ITU-T, cioè dall’International Telecommunication Union – Telecommunication Standardization Bureau. Si tratta del settore dell’ITU, che si occupa di regolare le telecomunicazioni telefoniche e telegrafiche. Ne abbiamo parlato con l’ingegner Luigi Salimbeni, Vice Direttore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che parteciperà all’Assemblea mondiale.
Lei ha maturato una lunga esperienza che nasce all’Ufficio Internet della Santa Sede. Un’evoluzione costante che ha portato cambiamenti significativi.
Mi considero fortunato per aver vissuto professionalmente tutta la importante evoluzione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni. Quando ho iniziato a lavorare in questo campo, la telefonia era analogica ed internet era appena nata e della telefonia mobile appena si cominciava a parlare; anche il quadro normativo che in Europa governava le telecomunicazioni era completamente diverso dal mercato liberalizzato competitivo, a cui ormai siamo abituati. Lo scenario è evoluto letteralmente sotto i miei occhi e questo è stato un arricchimento professionale unico.
Nell’ambito della sua esperienza e delle sue competenze, particolarmente rilevante è la partecipazione annuale ai lavori dell’ITU, in ambito internazionale.
Ci spieghi, in sintesi, di cosa si occupa esattamente l’ITU.
Le telecomunicazioni costituiscono un ecosistema molto particolare, nel quale convivono tecnologie e servizi completamente diversi e nel quale esistono spinte evolutive create dalle strategie dei singoli Stati, ma anche dagli interessi industriali. Il ruolo dell’ITU è, in sostanza, quello di guidare l’evoluzione delle telecomunicazioni verso obiettivi individuati di comune accordo fra tutti i Paesi del mondo, in modo che tutti i servizi funzionino efficacemente, sfruttando in modo efficiente le risorse, con benefici per tutte le persone del mondo e non soltanto per i Paesi ricchi o più sviluppati.
Lo Stato della Città del Vaticano è membro dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni praticamente da sempre, dato che lo Stato della Città del Vaticano e ITU sono quasi coetanei: fin dalla nascita dello Stato, nel 1929, era chiaro che il telefono e la radio (all’epoca la televisione non c’era ancora), così come la posta, erano strumenti fondamentali per ogni Stato ma, in particolare, per uno Stato come quello Vaticano, piccolissimo ma che aveva il compito di permettere al Papa di far arrivare la voce della Chiesa a tutti i popoli del mondo.
A quando risale la prima partecipazione dello Stato della Città del Vaticano a una conferenza internazionale?
Già nel 1932, quindi, lo Stato partecipò alla prima Conferenza Internazionale degli Enti di Radio-Telecomunicazioni, nella quale nacque l’ITU, dalla fusione fra la Convenzione Telegrafica e la Convenzione Radiotelegrafica. Il ruolo dello Stato della Città del Vaticano in queste conferenze già allora era estremamente attivo. Ad esempio, si può leggere negli atti della Conferenza ITU del Cairo, nel 1938, che la delegazione dello Stato della Città del Vaticano si oppose, con decisione, ad una proposta avanzata da alcuni Paesi che mirava ad assegnare, in modo definitivo, degli intervalli temporali per l’utilizzo delle onde corte nelle trasmissioni a lunga distanza: di fatto, questo avrebbe portato ad una situazione nella quale i Paesi più sviluppati avrebbero chiesto immediatamente l’assegnazione di tutti gli intervalli temporali disponibili e gli altri Paesi avrebbero dovuto chiedere ai primi il permesso di trasmettere. La delegazione vaticana, invece, propose di regolare la gestione dei tempi di trasmissione sulla base di accordi bilaterali o multilaterali fra i Paesi interessati: è la base delle procedure di coordinamento che ancora attualmente si usano per garantire a tutti la possibilità di offrire servizi di radiodiffusione a lunga distanza senza reciproche interferenze.
Da allora, lo Stato della Città del Vaticano è sempre stato presente nelle conferenze dell’ITU, dando il proprio contributo a definire le regole internazionali che regolano le telecomunicazioni e affermando il suo diritto ad usare e gestire le proprie telecomunicazioni.
In base a quanto espresso, appare significativa la presenza dello Stato della Città del Vaticano in ambito internazionale per le Telecomunicazioni vaticane.
Dove si terrà il prossimo incontro ITU?
Dalla sua nascita, l’ITU ha ampliato e definito i suoi ambiti di azione, strutturandosi in tre settori: il primo, detto ITU-R si occupa specificamente delle radiocomunicazioni; il secondo, ITU-T, si occupa della standardizzazione dei sistemi di telecomunicazione, come per esempio le caratteristiche delle fibre ottiche; il terzo, ITU-D, ha come obiettivo lo sviluppo e la diffusione dell'utilizzo delle tecnologie delle telecomunicazioni, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Ognuno di questi settori organizza, periodicamente, una conferenza internazionale per prendere le proprie decisioni più importanti. Ogni quattro anni, poi, l’ITU indice una conferenza detta "dei Plenipotenziari" che raduna tutti i Paesi membri per discutere e decidere sulle questioni di importanza strategica per le telecomunicazioni mondiali.
Nel 2022, per esempio, si è tenuta a Bucarest proprio l’ultima delle Conferenze dei Plenipotenziari ITU; l'anno scorso, invece, si è riunita l'assemblea del settore ITU-R, ossia la Conferenza Mondiale delle Radiocomunicazioni, nella quale tra l’altro è stata assegnata la posizione orbitale di un satellite di comunicazioni proprio per la Città del Vaticano. Quest’anno è la volta dell’ITU-T, che riunirà ad ottobre 2024 l’Assemblea Mondiale della Standardizzazione delle Telecomunicazioni a Nuova Delhi.