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Al St. Edmund’s College dell’Università di Cambridge, il Direttore della Specola Vaticana ha ricordato Monsignor Georges Lemaître

Fondatore della teoria del “Big Bang”

“Perché guardiamo in alto?: Riflessione di un astronomo sull’universo e la vocazione a studiarlo”. È la lezione tenuta al The Von Hügel Institute for Critical Catholic Inquiry al St. Edmund’s College dell’Università di Cambridge, dal Gesuita fratel Guy Consolmagno, Direttore della Specola Vaticana, mercoledì, 20 novembre.

Il tema trattato è stata l’attività scientifica di Monsignor Georges Lemaître, fondatore della teoria del “Big Bang”, e il suo studio dell’Universo. Il Direttore è intervenuto in occasione del centenario dall’inizio del percorso scientifico del sacerdote belga al St. Edmund’s College dell’Università di Cambridge. Fratel Consolmagno, durante la Von Hügel Lecture, ha sottolineato che Monsignor Lemaître ha violato quello che viene chiamato “il principio cosmologico”, cioè l’idea che nessun luogo nell’universo, e nessun tempo, è diverso da qualsiasi altro luogo o tempo. La teoria di Lemaître indicava un punto di partenza nel tempo, un tempo diverso da tutti gli altri tempi. Peggio ancora, ha spiegato fratel Consolmagno, alcuni potrebbero identificare questo punto di partenza con il racconto della creazione nella Genesi, un “primo giorno”. Il fatto che Lemaître fosse un prete cattolico rendeva questa nozione ancora più sospetta. Anche se lo stesso Lemaître era attento a non fare mai una tale identificazione, alcuni pensavano che stesse cercando una teoria della creatio ex nihilo, in accordo con il passaggio di 2 Maccabei (7, 28), “guarda la terra e il cielo e tutto ciò che è in essi, e considera come Dio li ha creati da ciò che non esisteva”. In Unione Sovietica, ad esempio, ci furono lamentele secondo cui “gli scienziati reazionari Lemaître ... e altri fecero uso delle [galassie] per rafforzare le visioni religiose sulla struttura dell’Universo... I falsificatori della scienza vogliono far rivivere la favola dell’origine del mondo dal nulla”.

Nel tempo, lamentele come queste non riuscirono a superare il peso accumulato delle prove scientifiche. Oggi la teoria di Monsignor Lemaître è diventata scientificamente dominante. Pertanto, i prossimi anni vedranno opportunità per celebrare molteplici centenari di Lemaître, ognuno dei quali rappresenterà un’intersezione tra scienza, storia e religione. Dato che le Von Hügel Lectures (del St. Edmund’s Von Hügel Institute for Critical Catholic Inquiry) hanno lo scopo di mettere in mostra il pensiero interdisciplinare, la lezione del 2024 è stata l’occasione perfetta per celebrare il primo di questi centenari, che era stato anche ricordato in un incontro scientifico su Lemaître presso la Specola Vaticana durante l’estate.

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