24 gennaio: San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa
Predicatore ed evangelizzatore in mezzo alle controversie
Nato il 21 agosto 1567 nel castello di Sales, a Thorens-Glières (Alta Savoia), Francesco di Sales è cresciuto in una famiglia cattolica appartenente all'aristocrazia savoiarda. Suo padre, che era maggiordomo presso il conte Sébastien di Luxembourg-Martigues, era anche signore di Sales.
Già a 11 anni dimostrò un grande desiderio di diventare sacerdote. Suo padre, però, aveva altre ambizioni per lui. Nel settembre 1587, lo mandò a studiare a Parigi al Collegio dei Padri gesuiti, detto Collège de Clermont. Nel 1591, conseguì il dottorato e rientrò in Savoia, dove rinunciò ai titoli di nobiltà come primogenito. Nel 1593, venne ordinato sacerdote. Da allora condusse una vita di preghiera e di penitenza. Chiese al suo Vescovo di impegnarsi per riportare i calvinisti dello Chablais alla fede cattolica. Nominato a sua volta Vescovo di Ginevra, nel 1602, è costretto a risiedere ad Annecy, perché la città era passata ai calvinisti. Predicatore itinerante, andava incontro alle famiglie, ai prigionieri, ai poveri, agli ammalati e attuò le riforme del Concilio di Trento. Spirito nobile e fine, di dottrina umanistica fu un grande direttore spirituale. Scrisse la Filotea, un’opera dallo stile colloquiale, quasi un dialogo intimo, che si propone di condurre il lettore alla perfezione dell’amore. Scrisse anche il Trattato dell’amor di Dio, con l’obiettivo di presentare a ogni uomo la sua vocazione essenziale: vivere è amare.
Egli comprese l'importanza della stampa per annunciare il Vangelo. Uomo d'azione, aprì a Thonon un'Accademia per offrire una formazione professionale ai giovani.
Nel 1610, con Santa Giovanna di Chantal fondò e diresse l'Ordine della Visitazione. Morì a Lione il 28 dicembre 1622. La traslazione del suo corpo ad Annecy, il 24 gennaio 1623, è all'origine della data attuale della sua memoria. Canonizzato nel 1665 da Alessandro VII e proclamato Dottore della Chiesa nel 1877, è stato nominato Patrono dei giornalisti, degli operatori della comunicazione e degli scrittori cattolici. Don Bosco si ispirò all'apostolato di San Francesco e lo scelse come Patrono della Società salesiana.