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4 dicembre: Santa Barbara, Patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco

Francisco Goya, Santa Barbara, 1773, Museo del Prado (Madrid)
Testimone di Cristo fino al dono della vita

Santa Barbara, martire del III secolo, è Patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco. La sua memoria liturgica ricorre il 4 dicembre, mentre il suo culto si diffuse già a partire dal VII secolo, periodo in cui apparvero i primi Acta del suo martirio.

Non sappiamo molto su di lei. Alcune tradizioni fanno risalire la sua origine in Oriente a metà del III secolo. Figlia unica di Dioscoro, un facoltoso pagano, si ricorda che era molto bella e che riceveva numerose richieste di matrimonio da parte di potenti signori. Barbara, però, si rifiutava di sposarsi. Suo padre, allora, la rinchiuse in una torre, fino a che non avesse cambiato idea. In quella torre, venne istruita da filosofi e poeti, e giunge alla conclusione che Dio è uno solo e si convertì al Cristianesimo.

Quando suo padre seppe della sua conversione, venne preso dall’odio e cercò di ucciderla. Barbara riuscì a nascondersi, ma un pastore la denunciò. Allora, venne arrestata e imprigionata. Venne poi condotta davanti al giudice Marziano, il quale le ingiunse di abiurare, ma si rifiutò. Il giudice la condannò ad atroci torture, ma non rinnegò mai la sua fede in Cristo. Infine, il padre stesso la decapitò, e subito, venne colpito da un fulmine. La modalità della morte del padre spiega la sua associazione con i fulmini, e per estensione al fuoco e alle esplosioni. Diventò così nel tempo Patrona di numerose professioni: artiglieri, artificieri, chimici, sminatori, fonditori, metallurgici. Legata ai mestieri del fuoco, Barbara è quindi anche la Patrona dei Vigili del Fuoco.  

Le sue reliquie si conservano in varie parti del mondo, ma buona parte sono nella chiesa di San Martino a Burano.

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