Tra poco più di un mese inizierà il Giubileo 2025 e la Direzione di Sanità e Igiene del Governatorato si sta preparando ad accogliere l’afflusso di milioni di pellegrini. Per venire incontro alle necessità di tanti visitatori e fedeli che oltrepasseranno la Porta Santa, la Direzione sta potenziando le capacità di intervento e di assistenza. Rientra in questo sforzo di preparazione all’Anno Santo, il dono di due nuove ambulanze.
Totem, maxischermi a led di ultima generazione per i Musei Vaticani, ma anche per Piazza San Pietro. È la donazione, perfezionata, mercoledì pomeriggio, 18 dicembre, di Samsung Electronics Italia s.p.a., allo Stato della Città del Vaticano. La firma del rogito è avvenuta nel Palazzo del Governatorato.
Due smart EQ forfour, entrano a far parte della flotta in uso al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Le due citycar 100% elettriche, concesse in comodato gratuito per cinque anni da Daimler AG, sottolineano ancora una volta l'evoluzione verso un modello di mobilità sostenibile, un’azione chiave per accogliere l'appello a salvaguardia del Pianeta lanciato da Papa Francesco nel 2015 con l'Enciclica Laudato si’.
“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare”, è stato il richiamo fatto dal Santo Padre nell’Enciclica, rivolta all'umanità intera chiamata “a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo, per combattere questo riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo producono o lo accentuano”.
In quest’ottica il Governatorato, sostenuto da Daimler AG, da impegnata nella ricerca di soluzioni di mobilità sostenibili, persegue l’obiettivo, anche attraverso l’utilizzo di veicoli elettrici, di sviluppare una coscienza comune rivolta ad un maggior rispetto del pianeta.
A colloquio con il vescovo segretario generale Fernando Vérgez Alzaga in cui parla dei progetti di gestione ambientale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
Sono numerosi i progetti di gestione ambientale che l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ ha ispirato al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Alcuni sono già stati realizzati e funzionano a pieno regime. Come la raccolta differenziata effettuata in tutte le Direzioni e gli Uffici, che precede lo smaltimento differenziato dei rifiuti, sia “normali” (organico, plastica, carta e materiali ferrosi) sia “speciali/pericolosi” (oli esausti, pneumatici, metalli, plastica, batterie, rifiuti ospedalieri). Altro progetto “bio” è il nuovo impianto di irrigazione dei Giardini vaticani che ha permesso di modernizzare la rete idrica inserendo nuove tecniche di gestione, ottenendo un risparmio di acqua e un più adeguato dosaggio a seconda del tipo di coltura. Ne abbiamo parlato, in questa intervista a «L’Osservatore Romano», con il vescovo Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato.
Qual è il filo conduttore che vi ha guidati nella “scelta verde”?
Uno degli obiettivi che ci siamo preposti è la riduzione del consumo delle risorse. Abbiamo quindi iniziato ad attuare una serie di interventi volti a un maggiore controllo energetico e a una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Per questo, abbiamo installato diverse tipologie di pannelli solari, impianti con apparati a led, sensori crepuscolari di illuminazione e di presenza di ultima generazione, che regolano l’intensità in base al variare della luce naturale. Questi apparecchi garantiscono anche gli standard definiti dalle norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Un altro traguardo che ci siamo dati è quello della dismissione in breve tempo delle vecchie apparecchiature finora in uso. Questo ci ha spinti a compiere il rinnovo tecnologico dei dispositivi di rete con sistemi operativi di nuova generazione a minor impatto ambientale.
Si è trattato quindi di un rinnovamento tecnologico?
Non solo, perché è vero che sono stati realizzati anche sistemi domotici che provvedono, in caso di assenza del personale, allo spegnimento automatico dell’illuminazione presente nelle varie aree al termine della giornata lavorativa. Ma, il Governatorato ha soprattutto adeguato, o lo sta facendo, le varie aree di competenza in cui è diviso, ai principi dell’enciclica dedicata alla cura e al rispetto della casa comune. Per esempio, un settore in cui abbiamo applicato questi principi è quello dell’attività agricola dello Stato della Città del Vaticano, che si svolge esclusivamente attraverso la Direzione delle Ville pontificie. Nella zona extraterritoriale di Castel Gandolfo la coltura di un vigneto e di un uliveto viene eseguita con tecniche non invasive che rispettano la terra a garanzia di un’elevata qualità del prodotto finale. Procedure e prodotti utilizzati rientrano nei canoni dell’agricoltura sostenibile. Lo stesso accade per la fattoria che gestisce una piccola varietà di animali da allevamento.
Un bene prezioso come l’acqua non può non essere stato oggetto delle vostre attenzioni...
Infatti, per quanto riguarda la tutela delle risorse idriche abbiamo provveduto a un’attenta riduzione dello spreco con l’uso razionale mediante l’installazione di circuiti chiusi per il riciclo delle acque destinate alle fontane dei Giardini vaticani. È prevista, entro l'anno, la riqualificazione della rete di distribuzione di irrigazione e dell’antincendio. Un altro passo verso un uso oculato è stato quello compiuto già dal 2016 nella mensa di servizio dei dipendenti del Governatorato. È stato infatti adottato un sistema di erogazione attraverso distributori grazie ai quali il dipendente si serve da solo e prende direttamente le bevande con il proprio bicchiere, diminuendo così drasticamente gli sprechi.
Passiamo al capitolo energia. Come state incentivando il risparmio in questo campo?
Il controllo dello spreco di si effettua mediante la sostituzione dei sistemi di illuminazione con apparati a led. Un altro aspetto da considerare è la realizzazione di sistemi domotici. Ricordo che la domotica è quella disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli edifici. Altro progetto in corso è l’adozione di nuove apparecchiature in sostituzione di quelle con meno rendimento e più dispersione. In particolare, si sta cercando di eliminare i vecchi trasformatori elettrici che producevano un elevato calore, con quelli di ultima generazione conformi alle norme europee che hanno ridotte perdite. Questa rotazione delle apparecchiature e l’adozione di nuove tecnologie viene applicata anche nel settore informatico e nel Centro di elaborazione dati (Ced).
Uno degli obiettivi strategici è quindi la sostituzione dei vecchi apparati?
Certamente: abbiamo già fatto passi avanti nel sistema di illuminazione, e questo ci ha permesso di ridurre notevolmente i consumi. Basti ricordare la nuova illuminazione della volta della Cappella Sistina che consente una riduzione di circa il 60 per cento dei costi energetici e delle emissioni di gas serra e un rallentamento considerevole dell’invecchiamento degli affreschi. Un altro progetto già avviato riguarda la nuova illuminazione di piazza San Pietro e del colonnato del Bernini che permette un risparmio di energia compreso tra il 70 e l’80 per cento. Ma anche l’intervento dentro la basilica Vaticana ha consentito una sensibile rivalutazione visiva delle superfici artistiche delle volte e una minore spesa compresa tra il 70 e l’80 per cento.
Tutto ciò avviene all’interno delle mura leonine. E nei palazzi extraterritoriali?
Basti pensare alla basilica papale di Santa Maria Maggiore. Il nuovo impianto di illuminazione ha permesso una riduzione della potenza necessaria di circa l’80 per cento. Rientra nell’uso oculato anche l’adozione di impianti fotovoltaici installati sul tetto di copertura dell’Aula Paolo VI e presso la sede residenziale della Specola Vaticana a Tucson, in Arizona. Ciò ha permesso una sensibile riduzione dei costi energetici e il conseguente abbassamento di emissioni di anidride carbonica. Inoltre, vorrei ricordare che dal 2009 è attivo, presso il Centro industriale di quella che era la Direzione dei servizi tecnici, un impianto che viene chiamato di “raffreddamento solare”. Si tratta di 78 collettori solari termici destinati alla conversione dell’energia solare in energia termica e frigorifera necessari per la climatizzazione della mensa di servizio nel periodo estivo.
Anche i trasporti su gomma inquinano. Come cercate di diminuire in questo ambito l'impatto ambientale?
Per quanto riguarda la trazione e i trasporti, dal 2014 è stata adottata una progressiva limitazione del traffico dei veicoli dei dipendenti del Governatorato all’interno dello Stato. È stata consentita inoltre la sosta dentro le mura leonine solo alle auto di quanti risiedono oltre un raggio di due chilometri dal Vaticano. Dal 2018, poi, è stata creata una rete infrastrutturale di ricarica per veicoli elettrici e ibridi. Attualmente, sono in funzione all’interno dello Stato dieci apparati che offrono venti punti di ricarica. È in programma anche il rinnovo del parco macchine dello Stato con vetture elettriche e ibride in comodato gratuito o noleggio per i servizi di Stato, come per le Poste Vaticane. Dal 2019 è stato adottato dalla Direzione dei servizi economici (denominata ora Direzione dell’economia) il gasolio per autotrazione di tipo Diesel+, formato da una percentuale di circa il 15 per cento di componente green rinnovabile, ricavato da oli vegetali esausti e grassi animali. Ciò consente una riduzione dei consumi del 4 per cento, rispetto al gasolio tradizionale, e delle emissioni gassose inquinanti, cioè di monossido di carbonio e di idrocarburi incombusti, fino al 40 per cento.
Anche il riscaldamento domestico è un fattore decisivo di inquinamento...
Per quanto riguarda il riscaldamento e il condizionamento degli edifici si è provveduto alla riqualificazione della Centrale termica dello Stato e alla sostituzione degli impianti di condizionamento che utilizzano i gas derivati dai clorofluorocarburi, quelli responsabili dell’effetto serra nell’atmosfera. Come ho detto, si è installato un sistema di raffreddamento solare al fine di ridurre e progressivamente eliminare le sostanze che minacciano lo strato di ozono. Sempre nell’ottica della salvaguardia del creato, compatibilmente con il contesto architettonico-storico e artistico del Vaticano, è prevista in tutti gli edifici del Governatorato l’adozione obbligatoria di infissi e isolanti per la riduzione della dispersione termica.
Fonte: Di Nicola Gori - L’Osservatore Romano n.181 del 9 agosto 2019 - pagina 8
Papa Francesco ha affidato al Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e all'Arcivescovo Giordano Piccinotti, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, “l'incarico di realizzare un impianto agrivoltaico ubicato all'interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, che assicuri, non soltanto l'alimentazione elettrica della stazione radio ivi esistente, ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano”. Così nella Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Fratello Sole del 21 giugno 2024.
A show with songs, dance and music and an explosion of joy and enthusiasm. Like many knights errant, children who participated in Estate Ragazzi at the Vatican reached the end of their journey. They decided to organize a party to say farewell. On Tuesday afternoon, 25 July, they met in the Paul VI Hall and invited Cardinal Fernando Vérgez Alzaga, Sister Raffaella Petrini, President and General Secretary of the Governorate of Vatican City State, respectively, parents, relatives and friends. The Cardinal greeted the children and joked with them.
The Knights errant of the literary genius Miguel de Cervantes Saavedra – Don Quixote de la Mancha and Sancho Panza – will be the protagonists of Estate Ragazzi, 2024, the Vatican’s summer camp, promoted by the Governorate of Vatican City State and organized by Father Franco Fontana, Director of the Salesian community in the Vatican and chaplain of the Directorate for Security and Civil Protection and of Vatican Museums. Participating children will explore the characters of the literary masterpiece, “The Adventures of Don Quixote de la Mancha” (original title in Spanish El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha)and will encounter new challenges and heroic adventures focused on the themes of kindness, generosity and courage.
I Cavalieri erranti usciti dal genio letterario di Miguel de Cervantes Saavedra - Don Chisciotte della Mancia e Sancio Panza - saranno i protagonisti dell'Estate Ragazzi in Vaticano dell'edizione 2024. Su di loro si confronteranno i bambini e i ragazzi che parteciperanno all'oratorio estivo promosso dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e coordinato da don Franco Fontana, direttore della comunità salesiana in Vaticano e cappellano della Direzione dei servizi di sicurezza e di protezione civile e dei Musei Vaticani. Attraverso la storia del capolavoro della letteratura mondiale Don Chisciotte della Mancia (in spagnolo El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha), i ragazzi saranno stimolati ad affrontare nuove sfide, a compiere avventure e imprese eroiche intorno a tematiche quali la gentilezza, la generosità, il rispetto e il coraggio.
Cicloturistica 20 ottobre 2019
L’incantevole e suggestiva cornice delle Ville Pontificie ha ospitato, domenica 20 ottobre 2019, la prima edizione della cicloturistica “Famiglia in bici” organizzata dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
L’evento si è svolto dalle ore 7:30 del mattino, in presenza di circa 300 partecipanti tra dipendenti del Vaticano e familiari, e si è concluso verso le ore 16:00 con la cerimonia di premiazione.
Nel dettaglio, l’evento prevedeva che i partecipanti potessero scegliere di visitare i giardini delle Ville Pontificie mediante cicloturistica o visita museale. Pertanto, i familiari che hanno deciso di non prendere parte all’evento sportivo, hanno potuto ammirare, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, la bellezza incontaminata dei giardini di Villa Barberini, Villa Cybo e Villa del Moro, nonché gli interni del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
Al termine degli eventi, il Vescovo Segretario Generale del Governatorato: Sua Eccellenza Mons. Fernando Vérgez Alzaga ha celebrato la Santa Messa, in condivisione con il Vescovo titolare di Albano: Sua Eccellenza Mons. Marcello Semeraro, presso il Monastero dell’Immacolata Concezione delle Sorelle Clarisse in presenza di tutti i partecipanti all’evento.
In seguito, terminata la Santa Messa, gli ospiti sono stati accompagnati presso il Padiglione del Riposo per la condivisione del pranzo conviviale e la degustazione dei prodotti locali, provenienti direttamente dalla fattoria delle Ville Pontificie, all’interno dell’area dei giardini papali.
Infine, concluso il pranzo domenicale, l’evento è giunto al termine con la cerimonia di premiazione dei partecipanti e dei bambini, e con i più sentiti ringraziamenti rivolti agli organizzatori dell’iniziativa.
In conclusione, quella del 20 ottobre è stata una giornata caratterizzata da un pieno spirito di condivisione e da un grande successo, stante le numerose adesioni riscontrate nel Governatorato, ma soprattutto ha consentito, a tutte le famiglie, di incontrarsi, conoscersi meglio e di poter osservare e scoprire insieme la maestosità dei giardini e delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo: “là dov’io per la prima volta in vita mia, sono stato completamente felice” (Goethe, Viaggio in Italia).
Città del Vaticano, 24 ottobre 2019
As part of its development programme for sustainable mobility, launched in November of last year and called “Ecological Conversion 2030, the Governorate of Vatican City State is continuing to gradually replace the State’s vehicles with electrical vehicles, in an effort to achieve zero impact by 2030.
The Christmas atmosphere has also reached the Pontifical Palace of Castel Gandolfo, brightening it up with the climate of the season’s festivities. as indicated by a series of events that took place on Tuesday morning, 10 December, including the inauguration of a nativity scene and the lighting of a Christmas tree.
From the heart of the state - The Governorate is told: it is the title of the quarterly online periodical, promoted and published by the Governatorate of the Vatican City State.
In occasione del 25° anno della costituzione della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace, lo Stato della Città del Vaticano e l’Italia, attraverso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, emetteranno un francobollo congiunto.
“The financial reform that Pope Benedict began and that Pope Francis continued with dedication has brought great changes to the structures and procedures of the Holy See and Vatican City State”, said Sister Raffaella Petrini, Franciscan Sister of the Eucharist and General Secretary of Vatican City State, in her address to participants in a workshop on “Transparency and Accountability in the Catholic Church: A Practical Journey”. The meeting was held on Wednesday morning, 19 June, in the Old Synod Hall in the Vatican.
Sister Raffaella Petrini, General Secretary of the Governorate of Vatican City State, commemorated International Day of Women in Diplomacy, celebrated each year on 24 June, by attending a small reception at the Embassy of the Republic of Korea to the Holy See.
The exhibition’s 24 photographs portrayed the contrast between the beauty of Creation and the damages caused by climate change to nature and to peoples throughout the world. Curated by Lia and Marianna Beltrami in cooperation with the Dicastery for Communication, the Dicastery for Integral Human Development and the Laudato Si’ Centre for Higher Education, the photographs, which were exhibited in the Charlemagne Wing of Saint Peter’s Square, were part of the project, “Emotions to Generate Change”. The exhibition was open to the public from 7 to 24 May.
Per la prima volta è stata celebrata la "festa della famiglia" promossa dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Si è svolta, ieri pomeriggio, 29 maggio, nel piazzale San Michele arcangelo. Si è trattato di un incontro cordiale che ha unito «intorno a Cristo e a sua Madre tutta la realtà del Governatorato», come ha sottolineato durante la celebrazione della messa. il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente dello stesso Governatorato. Questa festa, ha detto, è «l'espressione della fraternità che lega la nostra comunità di lavoro e che fa di ogni suo membro non solo un collega, ma un compagno di viaggio nel cammino della vita». Infatti, attraverso «il nostro lavoro, intellettuale o manuale, continuiamo l'opera del Creatore, contribuiamo a rendere più fraterna la comunità umana». Poi, il porporato ha rivolto un pensiero al dramma di tutti coloro che sono disoccupati e che sentono «di non avere un posto nella società».
Il cardinale ha osservato che se il lavoro è l'opera del Creatore, è «anche l'opera del Redentore. Gesù è l'uomo che lavora». A un certo punto del Vangelo, alcuni si chiedono: "Non è forse il figlio del falegname?", colui che ha lavorato anche con le sue mani. «Anche noi – ha fatto notare - contribuiamo alla salvezza dei nostri fratelli e sorelle attraverso l'impegno che mettiamo nel nostro lavoro, quando mettiamo sulla mensa il nostro lavoro quotidiano per offrirlo al Padre con Gesù». Ed ha rimarcato la necessità di «riscoprire questa missione di carità nel nostro lavoro, in équipe, in ufficio».
Dopo la messa, si è svolto un momento conviviale con giochi e intrattenimenti per i bambini e i ragazzi.
Giunge dalle Ande, dal villaggio di Chopcca, una comunità nel dipartimento di Huancavelica in Perù, il Presepe che verrà allestito in Piazza San Pietro per il Natale 2021. Papa Francesco, nel dopo Angelus di domenica 24 ottobre, aveva annunciato la provenienza del Presepe, salutando la comunità peruviana che celebrava la festa del Señor de los Milagros. La natività sarà composta da più di 30 pezzi e realizzata da cinque famosi artisti di Huancavelica.
Arriva invece da Andalo, in Trentino, nel comprensorio Dolomiti Paganella, il maestoso abete rosso o peccio (Picea abies) di circa 28 metri che troverà posto accanto al Presepe in Piazza San Pietro. L’albero proviene dalla Gestione Forestale Sostenibile del Gruppo Territoriale PEFC Trentino certificata. La Delegazione trentina curerà anche le relative decorazioni con addobbi sferici in legno. Il Governatorato, come di consueto, per tramite della Direzione delle Infrastrutture e Servizi curerà l’illuminazione con un impianto a led a basso consumo energetico.
Per l'Aula Paolo VI, infine, la rappresentazione della natività è stata affidata al gruppo giovani della parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Gallio, provincia di Vicenza e diocesi di Padova.
Il Presepe peruviano vuole ricordare i duecento anni dell'indipendenza del Paese, riprodurre uno spaccato della vita dei popoli delle Ande e simboleggiare la chiamata universale alla salvezza, in quanto il Figlio di Dio si è incarnato per salvare ogni uomo e donna della terra, a qualunque lingua, popolo, cultura e nazione essi appartengano.
La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale, si terranno, pur nel rispetto delle normative per contrastare il diffondersi della pandemia, in Piazza San Pietro, venerdì 10 dicembre, alle ore 17:00. La cerimonia sarà presieduta dall'arcivescovo Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Lo stesso giorno, nella mattinata, le delegazioni di Huancavelica, di Andalo e di Gallio saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni.
La realizzazione del Presepe andino è nata dalla collaborazione tra la Conferenza Episcopale del Perù, la Diocesi di Huancavelica, il Governo regionale, il Ministero del commercio estero e del turismo, il Ministero degli affari esteri, e l'Ambasciata del Perù presso la Santa Sede.
Le statue del Bambino Gesù, della Vergine Maria, di San Giuseppe, dei Re Magi e dei pastori saranno realizzate a grandezza naturale con materiali come la ceramica, il legno maguey (agave) e la vetroresina, e saranno vestite con i tipici costumi Chopcca. Gesù avrà le sembianze di un bambino "Hilipuska", così chiamato perché avvolto da una tipica coperta Huancavelica ed è legato con un "chumpi" o cintura intrecciata.
I Re Magi avranno delle bisacce o sacchi contenenti alimenti caratteristici di Huancavelica, come patate, quinoa, kiwicha, cañihua, e saranno accompagnati da dei lama che porteranno sul dorso una bandiera peruviana. La nascita del Salvatore sarà annunciata da un angelo bambino, che suonerà il tipico strumento a fiato chiamato Wajrapuco. Nel Presepe troveranno spazio anche statue dei diversi animali appartenenti alla fauna locale come: alpaca, vigogne, pecore, vizcachas, parihuanas e il condor andino, simbolo nazionale del Perù.
Vi sarà in scala ridotta, anche, una rappresentazione della comunità Chopcca, con la sua cultura, tradizione e strumenti di lavoro ancestrali, che i contadini usano per arare la terra. Chopcca è una comunità di lingua quechua di poco più di 10.000 abitanti. La comunità rurale si trova a est della città di Huancavelica, capitale del dipartimento omonimo, a un'altitudine che va dai 3.680 ai 4.500 metri sul livello del mare, in un territorio che è attraversato dal Qhapaq Ñan o Sentiero Inca.
Per rappresentare la Natività che verrà allestita nell'Aula Paolo VI, i giovani di Gallio, dell'Unità pastorale di Gallio, Foza, Sasso e Stoccareddo, invece, hanno scelto di ispirarsi a un tipo rustico della zona destinato al ricovero degli animali. Questo “stalotto”, come viene chiamato in dialetto, ospita, a grandezza naturale, pochi personaggi: la Sacra Famiglia, un pastore che porta sulle spalle un agnellino e una pecora ai suoi piedi, e una donna che tiene una colomba dentro un cestino. Saranno presenti anche le statue di alcuni animali da cortile come conigli, galline e un gatto. All'interno della “stalotto” sono stati collocati vari utensili usati un tempo dai contadini dell'altopiano: seghe, rastrelli, zappe, ma anche uno stampo in legno per preparare il burro in casa, oltre a contenitori per il latte e racchette per la neve, damigiane per il vino, e gabbie per gli uccelli da richiamo. All'esterno del rustico è stato collocato un recinto per conigli fatto da lastre di pietra che nella lingua cimbra si chiamano “Stoan platten”, che ancora oggi delimitano i confini tra le abitazioni e segnalano i sentieri. Vi è anche una legnaia di abete rosso con tronchi tagliati e lasciati ad essiccare che serviranno ad alimentare la piccola stufa all'interno del rustico.
Altra cultura, quella della popolazione di Andalo, da dove arriva l'abete natalizio. “Ntant che pòlsest va a tagliar su legna” (mentre ti riposi taglia un po’ di legna!). È il detto anderlero che ben rappresenta l'operosità e il modo di affrontare la vita degli abitanti di questa località trentina. Immersa tra i boschi e il verde altopiano compreso tra le Dolomiti di Brenta e la Paganella, Andalo è incluso nei comuni aderenti al Parco Naturale Adamello Brenta. È circondato da boschi in prevalenza composti da aghifoglie e latifoglie. È da questi boschi secolari che è stato prelevato il grande abete che troverà spazio in Piazza San Pietro e che insieme con il Presepe rimarrà esposto fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 9 gennaio 2022.
Questa mattina all'alba, giovedì 21 novembre, l'abete rosso di 29 metri, proveniente dal Comune trentino di Ledro è giunto in Piazza San Pietro, a bordo di un trasporto eccezionale, a cura della ditta Santoni.
“Fede e scienza possono essere unite nella carità, se la scienza viene messa al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo, e non distorta a loro danno o addirittura per la loro distruzione. Vi incoraggio ad andare alle periferie della conoscenza umana: è qui che si può fare esperienza del Dio Amore, che soddisfa e appaga la sete del nostro cuore”. Così Papa Francesco, giovedì mattina, 20 giugno, ai partecipanti al secondo convegno internazionale dedicato al ricordo dell’eredità scientifica di Monsignor Georges Lemaître (1894-1966), il fisico belga che ha sviluppato quella che oggi è conosciuta come la teoria del Big Bang.
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