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La Specola Vaticana promuove un convegno scientifico dedicato a Monsignor Georges Lemaître

Buchi neri, onde gravitazionali e singolarità spazio-temporali

“Buchi neri, onde gravitazionali e singolarità spazio-temporali”: è il tema del convegno scientifico che si svolgerà a Castel Gandolfo dal 17 al 21 giugno. Promosso dalla Specola Vaticana, organismo scientifico del Governatorato - e sostenuto dall'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), uno dei più importanti istituti di ricerca pubblici italiani - l'incontro internazionale vuole ricordare l’eredità scientifica di Monsignor Georges Lemaître (1894-1966), il fisico belga che ha sviluppato quella che oggi è conosciuta come la teoria del Big Bang.

Ad accogliere i quaranta iscritti, domenica sera, 16 giugno, i Gesuiti fratel Guy J. Consolmagno e padre Gabriele Gionti, rispettivamente direttore della Specola Vaticana e vice direttore della Specola Vaticana per Castel Gandolfo. Sarà presente anche Suor Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, membro della Vatican Observatory Foundation. Tra i partecipanti, i premi Nobel Adam Riess e Roger Penrose; i cosmologi e fisici teorici Andrei Linde, Joseph Silk, Wendy Freedman, Licia Verde, Cumrun Vafa e il vincitore della Medaglia Fields Edward Witten.

Gli studiosi approfondiranno l'eredità delle intuizioni di Monsignor Lemaître e dibatteranno su alcuni temi fondamentali: dalla tensione nelle misure della costante di Hubble, all’enigmatica natura delle singolarità spazio-temporali (compresi Big Bang e buchi neri), ma anche sulle onde gravitazionali e sulla ricerca della gravità quantistica e delle sue connessioni con l’entanglement (legame di natura fondamentale esistente fra particelle costituenti un sistema quantistico, dall’inglese to entangle “impigliare, intricare”) e i fondamenti della teoria quantistica.
L'obiettivo principale del convegno è promuovere l'interazione tra gli studiosi di cosmologia teorica e osservativa, offrendo un ambiente da cui trarre spunti di riflessione e nuove idee.
Oltre ai dibattiti e alle relazioni a livello scientifico, la Specola Vaticana ha organizzato una serata divulgativa, aperta a tutti quanti sono interessati agli ultimi risultati delle ricerche. Questa conferenza speciale si terrà ad Albano Laziale, venerdì sera 21 giugno, e vi parteciperanno Viviana Fafone dell'Università di Roma Tor Vergata e dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) e Gabriele Venziano del Conseil européen pour la recherche nucléaire (Cern) e del Collège de France. I temi che verranno trattati sono i buchi neri, le onde gravitazionali e l’Universo prima del Big Bang.

La conferenza, dedicata a Monsignor Lemaître, è la seconda organizzata dalla Specola Vaticana.  La prima si svolse nel maggio 2017 e, anche allora, aveva per tema: “Buchi neri, onde gravitazionali e singolarità dello spazio-tempo”.

Monsignor George Lemaître (1894-1966) è stato professore di fisica all’Università Cattolica di Lovanio. Dal 1960 al 1966 è stato anche presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. Apparteneva alla Fraternità sacerdotale degli amici di Gesù, fondata dal Cardinal Désiré-Joseph Mercier. Nel 1927, Monsignor Lemaître risolvendo le complicate equazioni della teoria della relatività generale di Einstein, spiegò che questo moto era il risultato dell’espansione dell’Universo. Molto conosciuti sono anche gli studi di Monsignor Lemaître sulle singolarità dei buchi neri, soprattutto per quanto riguarda la regolarità della soluzione di Schwarzschild intorno all’orizzonte degli eventi. Tuttavia, è la sua teoria dell’“Atomo primordiale”, oggi nota come teoria del “Big Bang”, il motivo per cui è diventato famoso. Egli comprese che l’espansione dell’Universo implicava che in qualche momento passato esso doveva aver attraversato uno stato di altissima densità energetica, come un “atomo originario” da cui tutto ebbe inizio. Il suo studio può essere considerato il precursore della moderna gravità quantistica.

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